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Iraq, Bagnasco: "Pronti ad accogliere i cristiani in fuga dalle persecuzioni"

Secondo il cardinale "è un dovere per gli organismi internazionali adottare gli opportuni provvedimenti" per difendere la libertà religiosa

-afp

La Chiesa è pronta ad accogliere i cristiani in fuga dall'Iraq. E' quanto afferma il cardinale Angelo Bagnasco. "La prima cosa che faremo, attraverso la Segreteria di Stato e la Nunziatura a Bagdad, è manifestare la nostra piena disponibilità ad accogliere quei perseguitati che eventualmente lasciassero il Paese", ha spiegato infatti il presidente della Cei.

In un'intervista al "Corriere della Sera", Bagnasco commenta infatti la situazione nel Nord dell'Iraq dove, per le persecuzioni degli jihadisti dell'Isis, circa 100mila cristiani sarebbero fuggita dalle loro abitazioni. "Le diocesi italiane sono da sempre disponibili verso gli immigrati: lo sforzo diventerà ancora più urgente e doveroso verso i tantissimi fratelli brutalmente perseguitati a causa della loro fede".

"Cristiani scontato identificazione con occidente" - "Ho subito dato disposizione, com'è avvenuto anche per la Siria di un primo intervento di natura economica per un milione di euro da inviare per le immediate necessità attraverso i vescovi locali e la Nunziatura di Bagdad", spiega Bagnasco, che osserva come "a volte i cristiani scontino una pregiudiziale identificazione con l'Occidente che può alimentare violenze sempre ingiustificabili".

"Dovere internazionale difendere la libertà religiosa" - Secondo il cardinale "è un dovere per gli organismi internazionali monitorare gli avvenimenti e adottare gli opportuni provvedimenti. Il diritto di praticare liberamente e rispettosamente la propria fede religiosa - sottolinea - è contemplato giustamente tra i diritti fondamentali. E' auspicabile che gli interventi siano davvero efficaci".

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