Sono nati i bimbi concepiti in provetta i cui embrioni furono scambiati per errore nel laboratorio dell'ospedale Pertini di Roma. Il parto è avvenuto con qualche giorno d'anticipo e i gemelli, un maschio e una femmina, sono stati registrati all'anagrafe dalla donna che li ha partoriti e dal marito. Intanto il giudice del Tribunale civile di Roma ha rigettato il ricorso presentato dai genitori biologici.
Nel provvedimento di 16 pagine viene detto che il caso non è "suscettibile di ricorso alla corte costituzionale".
Il parto era previsto per il 12 agosto ma i medici hanno effettuato il cesareo con qualche giorno d'anticipo. La nascita è avvenuta domenica notte presso il reparto di Ginecologia dell'Ospedale San Salvatore de L'Aquila; mamma e neonati sono già stati dimessi. La coppia e bimbi rimarranno per alcune settimane lontano anche dalla pressione mediatica: "Abbiamo bisogno di serenità - dicono al giornale -, abbiamo sofferto molto in questi mesi, ora per noi è arrivato il tempo di essere una famiglia".
Un pensiero ce l'hanno però anche per la coppia del ricorso: "Ci rendiamo conto della loro sofferenza, volevamo anche incontrarli ma loro non hanno voluto". La legge dice che i bimbi appartengono a loro ma il comitato Bioetico Nazionale, interrogato sul caso, suggeriva una collaborazione tra le due coppie. I piccoli hanno il diritto a conoscere le proprie origini. Nel frattempo proseguirà la vicenda legale legata all'errore commesso all'ospedale Pertini. Entrambe le coppie faranno, giustamente, una richiesta di risarcimento per il danno subito.
Genitori biologici: gioia per nascita - "C'è gioia per la nascita dei bambini, per il fatto che stanno bene ma c'è dispiacere perché non li possiamo abbracciare". E' lo stato d'animo dei genitori biologici, in base a quanto riferisce il loro avvocato, dopo aver appreso del parto dei due gemelli.