La brutta prestazione contro la Danimarca avrà delle ripercussioni sul piano tattico per l'Italia. Lo stesso Trapattoni ammette: "cambierò qualcosa", e la novità dovrebbe essere a centrocampo. Due le ipotesi: Gattuso al posto di Zanetti a centrocampo e Totti dietro a due punte vere (possibile l'accantonamento di Del Piero per Cassano), oppure il Ct potrebbe decidere di inserire un centrocampista in più (out Del Piero) e tenere una punta.
L'Italia vista contro la Danimarca era troppo brutta per essere vera. Da un lato Trapattoni sa che gli undici scesi in campo a Guimaraes potevano fare molto di più, ma dall'altro è cosciente che qualcosa a livello tattico non ha funzionato. L'ha detto lui stesso, a centrocampo mancava il possesso palla, i danesi ci saltavano come birilli, mancava dinamismo. Il reparto nevralgico dell'Italia è dunque il problema principale emerso all'esordio, e le varianti tattiche per effettuare qualche cambiamento sono di due tipi. Pare certo che in entrambi i casi sarà in campo dal primo minuto Gattuso.
A fargli spazio dovrebbe essere Zanetti, apparso lontano anni luce dalla forma migliore. Il milanista si potrebbe inserire in un centrocampo che perderebbe anche Del Piero a favore di Cassano, che potrebbe andare a giostrare da seconda punta a fianco di Vieri, il tutto col supporto di Totti. La soluzione alternativa è che Ringhio entri in un centrocampo a 4 composto anche da Camoranesi (o Fiore), Perrotta e Zanetti. Davanti Totti farebbe da spalla a Vieri. Un 4-4-2 classico dunque, che probabilmente garantirebbe più copertura e libererebbe Totti da fastidiose incombenze tattiche. Non è da escludere inoltre che in questo scacchiere non possa trovare spazio anche Pirlo.