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'ndrangheta e rifiuti, arrestato consigliere comunale nel Varesotto

Paolo Efrem è accusato di emissione di false fatture con l'aggravante dell'agevolazione delle cosche

La guardia di finanza di Milano ha arrestato 5 persone nell'ambito di un'inchiesta su infiltrazioni della 'ndrangheta nel settore dei rifiuti. Tra gli arrestati figura anche Paolo Efrem, consigliere comunale di Busto Arsizio, nel Varesotto: per lui l'accusa è di emissione di false fatture con l'aggravante dell'agevolazione delle cosche. L'ordinanza del gip riguarda anche il capo del clan di Legnano-Lonate Pozzolo, Vincenzo Rispoli.

In un comunicato, firmato dal procuratore Francesco Greco, si spiega che il consigliere arrestato è risultato "collegato con esponenti" della "locale" della 'ndrangheta capeggiata da Rispoli, storico esponente della mafia calabrese al Nord ed imputato nel processo Krimisa.

L'inchiesta è il seguito dell'operazione "Feudo" della Dda di Milano, che nell'ottobre 2019 aveva portato a undici arresti per traffico illecito di rifiuti e a un sequestro di circa 1,5 milioni di euro. La nuova tranche di indagine ha accertato che la società Smr Ecologia srl, che operava prima nel settore dei trasporti e poi in quello dei rifiuti e che gestiva un impianto di trattamento a La Guzza (Como), ha subìto per lungo tempo "l'infiltrazione da parte di soggetti legati al clan Legnano-Lonate Pozzolo, tra Milano e il Varesotto.

Dopo l'arresto, l'imprenditore della Smr ha scelto di collaborare con gli inquirenti. Ciò ha permesso di "ricostruire il contesto estorsivo". Tra il 2014 e il 2018 l'imprenditore "è stato costretto ad erogare utilità di vario tipo", ossia soldi ma anche "assunzioni di personale" a favore della cosca.

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