Accordo record tra Angiola Armellini e il Fisco. L'immobiliarista romana titolare di 1.243 appartamenti pagherà all'Agenzia delle Entrate una multa da 47 milioni di euro. La donna ha evaso due miliardi di euro, portati in Lussemburgo, per Ici e Imu non pagate. L'accordo con il Fisco potrebbe essere chiuso alla fine della prossima settimana. "Non volevo evadere, sono stata mal consigliata", si giustifica l'imprenditrice.
L'erede del grande impero immobiliare di Renato Armellini dunque paga: 37 milioni di euro al Fisco e 10 milioni al Campidoglio per tasse evase. Le era stato contestato l'occultamento di 1.243 immobili tra appartamenti, magazzini e negozi soltanto a Ostia. Gli avvocati della Armellini tengono a precisare che la contestazione rimbalzata sui giornali da due miliardi di euro non è veritiera, l'Agenzia delle Entrate contestava "solo" 300 milioni di evasione.
A lungo la Armellini e i legali hanno valutato l'ipotesi di andare allo scontro con l'Agenzia delle Entrate, un contenzioso che avrebbe potuto durare a lungo e i cui esiti non erano sicuramente certi. I fatti dicono che la Armellini nel 2004 portò le sue società all'estero, in Lussemburgo. Ma poi si accorse che questa esterovestizione non produceva guadagni quindi nel 2008 usò l'allora scudo fiscale per riportare le aziende in Italia inserendole in un trust.
E proprio l'uso dello scudo, pagato 6,3 milioni di euro, ha evitato alla Armellini la sanzione monstre da due miliardi. L'accordo fiscale probabilmente farà sì che i legali potranno anche chiedere il patteggiamento per il processo penale che la stessa Armellini dovrà ancora subire per l'evasione.