Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Muktar Abliazov, non doveva essere espulsa dall'Italia e il suo rimpatrio è stato viziato da "manifesta illegittimità originaria". Lo afferma la Cassazione accogliendo il ricorso della donna contro il decreto del giudice di Pace di Roma del 2013. "Lo stato di detenzione" nel quale è stata tenuta "ha determinato un irreparabile vulnus al diritto di richiedere asilo", aggiunge la Suprema Corte.