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Tangenti, arrestati due funzionari dell'Agenzia delle Entrate di Roma

Chiedevano mazzette per ridurre le sanzioni da versare al Fisco

ansa

Una mazzetta da 7-8 mila euro ogni 100mila di "sconto" sulla somma da versare al Fisco: è l'importo che due ispettori dell'Agenzia delle Entrate di Roma chiedevano per ridurre le sanzioni. I due - Giuseppe Costantini, 57 anni, e Gian Piero Giliberti, 40 anni - sono stati arrestati dai finanzieri del Gico con l'accusa di concussione. A un ristoratore hanno chiesto una tangente da 25mila euro.

I due ispettori, nel corso di una verifica nel ristorante "Mezzo" di via di Priscilla, avevano prospettato al titolare, sulla base "di infondati calcoli - si legge nell'ordinanza - legati al quantitativo di pasta acquistata, maggiori ricavi non dichiarati" e quantificati inizialmente in oltre un milione e 100mila euro, poi ridotti a 560mila. Per abbassare l'entità della sanzione a 140-150mila euro, i due ispettori avrebbero chiesto 7-8mila euro ciascuno concordando una mazzetta complessiva di 28mila euro, poi ridotta a 25mila.

Al momento della consegna del denaro, Costantini e Giliberti, da tempo sotto osservazione delle fiamme gialle, hanno avuto sentore della "trappola" e hanno evitato di incassare il balzello, consegnando al ristoratore il verbale relativo alla presunta evasione di 560mila euro. Prima di allontanarsi, Costantini si è però rivolto al ristoratore chiedendo: "Mi sta fregando?". Anche se il denaro non è stato prelevato, quindi, la concussione rimane e da qui la richiesta di arresto.

Particolare rilievo assume inoltre un'intercettazione in cui Costantini e Giliberti, commentando una perquisizione alla quale erano stati sottoposti, affermano: "E' annata bene". In un altro dialogo telefonico intercettato dal Gico, Giliberti dice esplicitamente: "Per fortuna che i soldi non l'ho presi ... per fortuna". "L'arresto - ha sottolineato l'Agenzia - è partito da una nostra segnalazione". Abbiamo e stiamo collaborando "con gli inquirenti per far emergere eventuali responsabilità" dei nostri dipendenti.

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