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Anziano ucciso a gennaio nel Materano, la polizia arresta la nipote di 26 anni

L'omicidio, avvenuto a inizio anno, anche per questioni legate all'eredità. Contestata l'aggravante dell'aver agito con crudeltà

La polizia di Matera ha arrestato il presunto assassino di Carlo Alberto Lopatriello, 91enne ucciso a coltellate l'8 gennaio nella sua abitazione a Marconia di Pisticci. Ad essere accusata dell'omicidio è la nipote di 26 anni che si occupava dell'anziano, che era vedovo e viveva solo. Alla ragazza è stata contestata l'aggravante dell'aver agito con crudeltà.

Da circa cinque anni, Carmen Federica Lopatriello accudiva il nonno, si occupava della casa dell'anziano e ne gestiva la pensione: sono alcuni degli elementi che gli investigatori hanno analizzato nel corso delle indagini che hanno portato all'arrestato della 26enne per l'omicidio dell'anziano 91enne.

Matera, nipote uccide il nonno a martellate e coltellate

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La polizia - che in questi mesi ha ascoltato oltre 70 persone - è giunta alla conclusione che la donna avrebbe agito in "over killing", al culmine di una lite cominciata probabilmente per questioni non solo economiche ma anche riferite alla vita della 26enne. Fu proprio la donna il 7 gennaio ad avvisare le forze dell'ordine, preoccupata perché il nonno non le aveva risposto al telefono. La 26enne abita con la madre e un fratello ed era diventata una delle intestatarie di beni di proprietà del nonno, tra cui l'abitazione in cui è avvenuto l'omicidio e della quale comunque l'anziano manteneva l'usufrutto.

Fondamentale per la circoscrizione delle indagini sono state le acquisizioni delle intercettazioni telefoniche e ambientali e dei dati delle celle telefoniche e del Gps oltre a quelle dei fotogrammi delle telecamere installate nell'abitazione della ragazza. Fotogrammi che la 26enne aveva dato agli investigatori in maniera parziale, nascondendo quelli in cui si vedeva uscire dall'abitazione per recarsi in quella del nonno. Immagini poi comunque estrapolate dai tecnici della polizia. La donna veniva immortalata con vestiti e scarpe poi rinvenute in una piazzola di sosta nella strada provinciale Pozzitello-San Basilio e scoperte dagli agenti che avevano intercettato la ragazza mentre si liberava dei vestiti usati nel momento del delitto.

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