Tutto il mondo commenta le frasi infelici di Carlo Tavecchio sui giocatori immigrati. E' una reazione enorme, ma prevedibile. Due soli temi sono tabù assoluti nel mondo del calcio: il razzismo e l'omofobia. Chi li sfiora a sproposito, rimane fulminato . Più aumentano le critiche e più i presidenti di società che l'hanno votato alzano i toni, non per difendere il Presidente Federale in pectore, ma per difendere se stessi. Con alcune significative eccezioni, che ritirano il voto, ammettendo l'errore.
Lasciamo le polemiche agli organi istituzionali, che hanno il compito di intervenire ed occupiamoci di un'altra dichiarazione “brillante” del candidato di ferro alla Figc. Per rispondere a Barbara Berlusconi, che aveva auspicato un rinnovamento anche generazionale al vertice del calcio, Carlo Tavecchio ha detto due volgarità, ampiamente sottovalutate. “Non decide Barbara Berlusconi”, è stato l'esordio aggressivo , seguito da “Barbara Berlusconi? Doveva fare la presidente del Milan femminile". La frase , mai smentita, è esplicitamente sessista. Chissà cosa ne pensano Rosella Sensi e tutte le altre presidenti donne del passato e del presente. Noi la riferiamo senza secondi fini. Così, per completezza dell'informazione. E lanciamo una proposta: Fiona May commissario alla Figc. Nera, donna, campionessa e intelligente: perfetta.
COMMENTA SU tgcom24