ERA INCENSURATO

Napoli, anziano ucciso in strada per errore Inquirenti: l'obiettivo dei killer non era lui

Mariano Bottari, 75 anni, era incensurato. E' rimasto vittima di una tragica esecuzione per essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato

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Si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato e per questo è stato ucciso. Mariano Bottari, 75 anni, è rimasto vittima, per pura fatalità, di un agguato a Portici, in provincia di Napoli. E' stato un errore, assicurano gli investigatori. Non era l'anziano, incensurato, l'obiettivo dei killer che lo hanno ucciso.

La ricostruzione - Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, a Portici si sarebbe scatenato un inseguimento tra scooter lungo via Scalea, il primo con una persona a bordo, il secondo con due. I due hanno urlato al primo "ti devo uccidere" e poi hanno esploso un colpo di grosso calibro, che ha raggiunto il 75enne al volto, uccidendolo sul colpo.

I carabinieri visioneranno anche le immagini dei circuiti di videosorveglianza presenti in zona. Tra le ipotesi c'è che il conflitto a fuoco, forse si trattava di un regolamento di conti, sia avvenuto tra persone non della zona: la strada dell'agguato si trova al confine con San Giovanni a Teduccio, quartiere di Napoli.

Immediati i sospetti di un tragico errore - Subito dopo l'omicidio erano scattati i sospetti degli inquirenti, increduli davanti alla morte di quell'uomo che con la giustizia non aveva mai avuto niente a che fare in vita sua. Poco dopo, la conferma: Bottari non c'entrava nulla con quei killer.

L'uomo non aveva mai avuto legami con i clan, era in pensione e accudiva la moglie invalida. L'omicidio è avvenuto a pochissimi metri dalla sua abitazione, in via Scalea.

I parenti, gli amici e tutti quelli che conoscevano la vittima subito hanno reagito con incredulità a quanto accaduto: nessuno si spiegava come fosse accaduto che "una brava persona come lui fosse stata uccisa". Sul posto, subito dopo la tragedia è arrivata anche la figlia della vittima, che è subito andata a rifugiarsi nella vicinissima chiesa del Redentore. Stupore anche del parroco Giuseppe De Crescenzo che definisce la famiglia Bottari di "brave persone che frequentano la nostra chiesa". Ora la salma della vittima è stata trasferita al Secondo policlinico per l'autopsia.