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Yara, gli inquirenti sequestrano abiti e documenti nella casa di Bossetti

Prelevati anche un aspirapolvere e una lettera di San Valentino

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Un aspirapolvere, un paio di scarponi da lavoro, un giubbotto nero, una lettera scritta dalla moglie Marita in occasione di un San Valentino, una foto di famiglia, documenti contabili e fatture relativi alla sua attività lavorativa. E' quanto gli inquirenti hanno sequestrato a Mapello, nel corso della perquisizione nella casa di Massimo Bossetti, il muratore in carcere a Bergamo da oltre 40 giorni con l'accusa di aver ucciso Yara Gambirasio.

La procura nei giorni scorsi ha disposto il dissequestro dell'immobile, che a breve dovrebbe tornare nella disponibilità della famiglia di Bossetti, come chiesto dagli avvocati dell'artigiano. Dal canto loro, i legali del muratore stanno intanto decidendo se impugnare o meno il verbale dell'ultima perquisizione (la terza dopo l'arresto), non essendo stati avvertiti dalla procura.

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