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Allo zoo di Chester l'ecografia al pitone per studiare come si comporta il cuore

Il giardino zoologico partecipa a uno studio congiunto con l'università di Cardiff: lo scopo è capire come funziona il muscolo cardiaco del serpente per aiutare nelle ricerche sul comportamento di quelo umano

iberpress

Per sottoporlo a un'ecografia è stata necessaria una squadra di 10 persone: non è un bambino particolarmente forzuto e capriccioso ma JF, una femmina di pitone reticolato di 7 metri per 60 chili di peso, che vive nello zoo di Chester, in Gran Bretagna. Una volta trasportata nello studio del veterinario, JF è rimasta buonissima per tutto il tempo dell'esame. Le immagini ecografiche hanno poi dimostrato come la pitonessa goda di perfetta salute.

L'esame è stato condotto da Eric Stohr e Aimee Drane della Cardiff Metropolitan University: lo zoo partecipa infatti a un programma di studio cardiologico con l'università. Prima di analizzare il cuore di JF, il team ha infatti condotto esami ecografici anche su giraffe e squali, ma quello del serpente è di particolare interesse: "Il cuore di questo rettile - spiega Steve Unwin, veterinario dello zoo di Chester - ha tre atrii, rispetto alle quattro di quello umano. Ma può espandere e ridurre le proprie dimensioni per favorire l'ingestione e la digestione di grosse prede, mentre nell'uomo lo stesso accade solo in presenza di gravi problemi cardiaci. Così, se riusciremo a capire come funziona il muscolo cardiaco del pitone, potremo avviare uno studio comparato".

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