CURA DIMAGRANTE

Quirinale, spese tagliate per 4 milioni Il Colle "costa" quanto nel 2007

Napolitano ha firmato il decreto. Nel quadriennio 2014-2017 si contano così risparmi pari a 16 milioni di euro

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Il Quirinale stringe la cinghia: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha infatti firmato un decreto che riduce ulteriormente i costi del Colle e il provvedimento permette di restituire al ministero dell'Economia quattro milioni di euro per quest'anno. Con questo taglio, le spese del Quirinale torneranno al livello del 2007.

A rendere note le nuove riduzioni di spesa è un comunicato della Presidenza della Repubblica, dove si legge che "Giorgio Napolitano ha firmato, su proposta del Segretario generale, un decreto che riduce ulteriormente i costi dell'amministrazione del Quirinale. Scopo del provvedimento è di consentire la restituzione al Tesoro di 4 milioni di euro nell'anno in corso e di stabilizzare il riequilibrio del bilancio interno sulla base di una dotazione a carico del bilancio dello Stato di 224 milioni di euro per l'intero triennio 2015 -2017, pari al livello del 2007 e inferiore di 4 milioni rispetto alla dotazione del 2014".

"Si consegue così - sottolinea la nota - un risparmio complessivo per il bilancio dello Stato di 16 milioni di euro nel quadriennio 2014-2017 - che si aggiunge alla restituzione di circa 6,2 milioni di euro per effetto dell'applicazione del contributo sulle pensioni - e si pongono altresì le premesse per ulteriori economie nel medio periodo".

"Tra le misure più significative: equiparazione dell'indennità di funzione del Segretario generale all'importo dell'indennità di comando prevista per i consiglieri del Presidente della Repubblica, pari a 141mila euro annui lordi; applicazione del tetto di 240mila euro annui previsto dall'articolo 13, comma 1, del decreto-legge 24 aprile 2014, numero 66 ai compensi dei consiglieri del Presidente della Repubblica a contratto; applicazione del medesimo tetto alle retribuzioni del personale, bloccandone con decorrenza immediata le progressioni economiche e prevedendo il riassorbimento dell'eventuale eccedenza (che riguarda peraltro solo 16 unità di personale) nel corso del triennio 2015 - 2017; ulteriore significativa riduzione delle indennità corrisposte al personale distaccato da altre amministrazioni".

"Con un successivo decreto - si legge ancora nella nota - si provvederà all'approvazione di nuove tabelle stipendiali per il personale di ruolo e alla definizione di più stringenti requisiti per il pensionamento di anzianità, temi sui quali è ancora in corso il confronto con le rappresentanze sindacali, alle quali come a tutto il personale va il ringraziamento della Segreteria generale per il senso di responsabilità, lo spirito di collaborazione e la correttezza con cui affrontano misure di riduzione della spesa e di riorganizzazione amministrativa".