La torcia olimpica giunge in Sudamerica, e lo fa nelle mani di uno dei suoi simboli, ovvero Pelè. La Perla Nera l'ha portata a Rio de Janeiro proveniente da Città del Capo. Pelè era uno dei 124 tedofori per la cerimonia prevista in partenza dallo stadio Maracana e non appena ha avuto in pugno la fiaccola si è commosso. "Sono diventato professionista da ragazzino - ha detto - non ho mai potuto partecipare alle Olimpiadi: erano solo per dilettanti".
La torcia ha attraversato la città con una staffetta di 120 tedofori, il primo dei quali è stato proprio l'ex-fuoriclasse accompagnato da 2.004 bambini e ragazzi, che formavano il simbolo delle Olimpiadi sull'erba dello stadio del Maracana'. Circa mezzo milione di persone hanno seguito l'evento sui 49 chilometri del percorso dal Maracanà, simbolo dello sport a Rio de Janeiro, fino all'Aterro do Flamengo. "Per me è stata la realizzazione di un sogno - ha detto Pelè, che ha percorso 400 metri - Non ho potuto partecipare alle Olimpiadi perche' sono diventato professionista prestissimo, e allora soltanto i dilettanti potevano partecipare. Se avessi partecipato, avrei riportato in Brasile la medaglia d'oro del calcio che la Selecao non ha mai conquistato - ha proseguito 'O Rey' - Ma adesso portare la torcia è stato per me un po' come vincere una medaglia olimpica".
"Sono molto felice di aver partecipato a quest'evento storico", ha detto ancora Pelè. Alla staffetta della torcia per le vie di Rio hanno partecipato anche l'ex-campione del basket Oscar Schmidt, Zico, Romario, la stella del volley Marcelo Negrao e il sindaco di Rio Cesar Maia. Quando la torcia è passata nelle mani di Tony Ramos, uno dei più noti attori di telenovela, c'e' stata un'interruzione nella marcia, perche' centinaia di persone lo hanno accerchiato per cercare di farsi fotografare assieme a lui.