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Il futuro delle trasfusioni è nelle piastrine "artificiali"

Prodotte con una "scatola" portatile, test sull'uomo nel 2017

-afp

Presto le piastrine saranno prodotte artificialmente usando "fabbriche" portatili. Una nuova tecnica è stata messa a punto dall'ospedale Brigham and Women negli Usa e descritta sulla rivista Blood. Le nuove piastrine saranno testate sull'uomo nel 2017.

In una scatola - Imitando i processi che avvengono all'interno del corpo umano, il nuovo bioreattore, una sorta di scatola al cui interno vengono ricreate determinate condizioni per far lavorare al meglio le cellule, produce piastrine umane con grande efficienza.

Rischi azzerati - Jonathan Thon, responsabile del progetto, ha spiegato: "La possibilità di avere una fonte alternativa di piastrine umane senza alcun rischio di trasmissione di malattie, rappresenta una rivoluzione".

Si stima che solo negli Stati Uniti vengano utilizzate circa 2,2 milioni di sacche di piastrine per fare trasfusioni a pazienti per chemioterapie, trapianti, interventi o incidenti. La sempre maggiore richiesta di piastrine, insieme alle difficoltà di conservazione e al rischio di contaminazione rende molto difficile assicurare la presenza di scorte di piastrine o altri emoderivati a chi ne ha bisogno.

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