ANCORA TENSIONE

Alitalia, sindacati spaccati: per Cgil e Cisl c'è l'intesa ma la Uil dice no

A proposito del contratto nazionale e dei risparmi sul costo del lavoro, Angeletti afferma: "Il testo così com'è non va. Serve un'altra soluzione"

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Su Alitalia "allo stato attuale non è stata trovata un'intesa" a proposito del contratto di settore e dei risparmi sul costo del lavoro. Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, lo ha detto uscendo dal tavolo al ministero dei Trasporti. Dopo l'intesa sugli esuberi firmata senza la Cgil, i sindacati si sono nuovamente spaccati con il no di Uil e Ugl che parlano di dubbi sulla legittimità.

Intanto fonti vicine alle trattative con Alitalia fanno sapere che le richieste di Etihad, oltre a contemplare la necessità di 2.251 esuberi, prevedono inderogabilmente anche la certezza delle regole contrattuali per i prossimi 3 anni e importanti risparmi sul costo del lavoro.

Del Torchio: "Screzi presto risolti" - "Sono convinto che nei prossimi giorni questa situazione, con senso di responsabilità , verrà risolta". Così l'amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, uscendo dal ministero dell'Economia commenta lo stallo di Uil e Ugl che non hanno ancora firmato l'accordo sul contratto di settore nazionale della compagnia aerea. "Perché sia sul costo del lavoro, sia sui contenuti del Contratto nazionale ci sia assoluta unità di visione", ha spiegato.

Uil: "Accordo senza di noi non è valido" - "L'accordo sul contratto di lavoro Alitalia firmato dalla Cgil e dalla Cisl è nullo". Lo afferma il segretario nazionale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, spiegando che "i due sindacati non raggiungono, nel settore, la soglia del 50%+1 richiesta dal Testo unico sulla rappresentanza". Per questa ragione, secondo Tarlazzi, "non ha neanche senso sottoporre il testo a referendum: è un semplice pezzo di carta".