Microsoft ha annunciato un taglio di 18mila posti di lavoro. L'intervento è il maggiore mai visto nella storia del colosso di Redmond. L'obiettivo della riduzione del 14% della forza lavoro, da realizzare entro un anno, è quello di integrare le attività Nokia: i tagli dovrebbero infatti interessare soprattutto le aree di sovrapposizione delle attività delle due società.
Il taglio rientrerebbe nella svolta che l'amministratore delegato, Satya Nadella, intende imprimere alla società. In un'intervista dei giorni scorsi, Nadella aveva detto che Microsoft deve diventare più efficiente e cambiare la propria cultura: "Nulla è escluso quando valutiamo come cambiare la nostra cultura", ha detto senza precisare se il cambio si sarebbe tradotto in un taglio della forza lavoro.
Al momento dell'acquisto di Nokia, nel settembre del 2013, Microsoft si è impegnata a risparmi annuali per 600 milioni di dollari nei 18 mesi successivi alla chiusura dell'operazione.
Redmond è solo l'ultimo colosso tecnologico che punta a ridurre i costi riducendo la forza lavoro: Hewlett Packard, in maggio, ha annunciato 16mila tagli oltre ai 34mila già effettuati.
Nadella guida Microsoft dal mese di febbraio, quando ha preso il posto di Steve Ballmer puntando maggiormente sui dispositivi mobili e sul cloud per rispondere alle richieste dei consumatori.