Frutta, verdura e cereali biologici contengono livelli più elevati di sostanze antiossidanti, spesso associate a un minore rischio di tumori e altre malattie. La ricerca è stata condotta dall'Università di Newcastle e pubblicata sul British Journal of Nutrition.
Più antiossidanti - I ricercatori hanno riesaminato 343 articoli scientifici pubblicati sull'argomento, applicando metodi statistici per comparare i diversi risultati. E' emerso che in media i prodotti biologici contengono il 17% in più di antiossidanti e, per alcune classi, la percentuale è ancora superiore. I flavanoni, per esempio, tipici degli agrumi, hanno mostrato un livello del 69% più alto, mentre le antocianine, presenti anche nel vino rosso, un aumento del 51%.
Carlo Leifert, autore principale dello studio, spiega: "E' stato dimostrato che c'è una variazione nella composizione degli alimenti a seconda del metodo di coltivazione. Ora bisogna studiare l'effetto che può avere passare a una dieta biologica. Alcuni di questi antiossidanti sono stati legati da studi scientifici a un minore rischio di tumori e altre malattie".
Meno metalli pesanti - L'analisi, inoltre, ha trovato che i residui di pesticidi sono un quarto rispetto a frutta e verdura coltivata tradizionalmente. Il cadmio, un metallo considerato tossico e uno dei tre di cui l'Oms ha fissato un limite massimo nei cibi, è più basso del 48% e i composti dell'azoto, nitriti e nitrati, scendono fino all'87%.
Una buona notizia per quegli italiani, sempre di più secondo Coldiretti, che nonostante la crisi si rivolgono sempre di più al mercato biologico, che ha un giro d'affari di 3,1 miliardi di euro. L'associazione ha calcolato sulla base di dati riferiti al primo semestre 2013 che oltre la metà degli italiani (54 per cento) aveva acquistato almeno una volta un alimento bio nei 12 mesi precedenti, con le migliori performance proprio nell'ortofrutta con un +8%.