In Italia la crisi peggiora la salute mentale: 2,6 milioni di depressi
Le rilevazioni dell'Istat mostrano un quadro sconfortante
Peggiora la salute mentale degli italiani per effetto della crisi, mentre quella fisica rimane stabile. Lo afferma l'indagine "Tutela della salute e accesso alle cure" condotta dall'Istat. "La depressione - si legge nel rapporto - è il problema mentale più diffuso e riguarda 2,6 milioni di persone con prevalenze doppie tra le donne in tutte le età".
Più colpiti gli uomini fino a 34 anni - L'indice che definisce la salute mentale, spiega il documento, è sceso di 1,6 punti nel 2013 rispetto al 2005. I più colpiti sono i giovani fino a 34 anni (-2,7 punti), soprattutto maschi, e gli adulti tra 45-54 anni (-2,6). Ancora maggiore il calo per la popolazione straniera, dove arriva tra le donne a 5,4 punti.
Salute fisica stabile - Per quanto riguarda la salute fisica percepita il dato è sostanzialmente stabile, con il 7,3% delle persone sopra i 14 anni che dichiara di stare male o molto male, in leggero calo rispetto al 7,4% del 2005. Nel rapporto si sottolinea: "Rimangono invariate le disuguaglianze sociali nella salute, nei comportamenti non salubri, nelle limitazioni all'accesso ai servizi sanitari. Permane lo svantaggio del Mezzogiorno rispetto a tutte".
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