Sarà la magistratura a far luce sul caso dell'università di Tor Vergata, sollevato con tanto di esposto alla Procura della Repubblica da parte dell'Unione degli universitari che da anni si batte contro il numero chiuso.
Secondo il sindacato studentesco e come riportiamo su Skuola.net, infatti, lo scorso 8 aprile nell'università di Tor Vergata, durante il test, sarebbe stato permesso “ai candidati di sedersi liberamente senza posti assegnati – spiega l'Udu - le analisi della graduatoria hanno fatto emergere come molti candidati abbiano riportato punteggi uguali anche in tutte le varie materie del test, circostanza che, dal punto di vista statistico, è praticamente impossibile e tocca percentuali di probabilità bassissime. La procura della Repubblica dovrà vagliare questi dati anomali, accomunati tra l'altro dal fatto che questi studenti si trovavano seduti, a gruppetti ampi, fino a 15, uno di fianco l'altro e da una specifica provenienza geografica di tutti i candidati vincitori o con punteggi altissimi, superiori al 40% dei posti messi a disposizione dall'Ateneo: quasi 80 su 176 provengono dalla stessa provincia". Quella di Trapani, appunto.
AMICIZIE PERICOLOSE - A Skuola.net è giunta un'ulteriore segnalazione, partita da una studentessa decisamente “detective”, che mette in evidenza come, dopo una semplice ricerca, siano emerse amicizie social tra i primi classificati: “Da una semplice ricerca su facebook – scrive la 007 dei social - i candidati sono tra loro amici ed identico è il punteggio nelle macroaree tra i vicini di posto, al contrario, tra candidati con identico punteggio in graduatoria nazionale, non si osserva lo stesso punteggio nelle macroaree”. La segnalazione giunta in redazione pone l'accento sui candidati, primi classificati, seduti sia in Aula Magna che nell'Aula T2.
TEST REGOLARE – Immediata la replica del Rettore dell'Università di Tor Vergata Giuseppe NovellI che, dalle pagine di Repubblica, assicura: "Si tratta soltanto di fantasie. A Tor Vergata, gli esami si sono svolti nella più assoluta regolarità. Il test arriva dal ministero e viene corretto a Bologna. Poi, dal ministero ci manda l'elenco degli ammessi. La graduatoria, inoltre, è nazionale e gli ammessi a Tor Vergata potrebbero avere sostenuto la prova altrove. La gente si deve abituare ad accettare il responso degli esami senza cercare di bypassare con i ricorsi i mancati accessi. Occorre studiare di più per superare le prove". Il test quindi resta assolutamente valido.
POLEMICHE NON SI FERMANO – Come ogni anno, quindi, si ripetono le polemiche sul test di ingresso. E Tor Vergata non è certo il primo Ateno a finire nel mirino delle proteste. quest'anno, prima di Tor Vergata, è scoppiato il caso di Bari. A raccontare i precedenti, l'avvocato dell'Udu Michele Bonetti: “Le indagini si stanno estendendo a macchia d'olio: su Bari abbiamo depositato un'ulteriore querela per la nota vicenda del plico rubato che ha determinato un'impennata dei voti di alcuni candidati; altra inchiesta è stata aperta per i fatti verificatasi alla Seconda Università di Napoli e alla Federico II. Il problema non è, dunque, solo su Bari e Tor Vergata, ma a quanto pare sono emerse altre due sedi del Nord Italia ove mancano altri plichi".