Controllare il colesterolo con l'alimentazione? È possibile, certo. Ma solo se il valore complessivo sia entro i 240 e il livello di LDL (colesterolo cattivo) non superi i 160. Parola del Professore Claudio Borghi, docente di Medicina Interna presso l'Università di Bologna. Al di sopra di questi valori il cibo non fa miracoli, e bisogna ricorrere ai farmaci, come le statine.
Sbagliato inoltre pensare che una dieta controllata da sola possa bastare ad abbassare il colesterolo: alimentarsi in modo sano incide solo del 10%. Il resto lo farà il movimento e la lontananza da fumo e alcol.
I cibi banditi - Chi ha la probabilità di sviluppare nel tempo il colesterolo alto, come ad esempio chi ha i trigliceridi alti o presenta casi in famiglia, dovrà escludere dalla dieta gli insaccati, la carne rossa, le uova, i formaggi stagionati, i crostacei e i molluschi. Aumentando di conseguenza l'assunzione quotidiana di frutta e verdura.
Non solo familiarità - A determinare il rischio di colesterolemia concorre una serie di fattori, quali: il fumo, il peso corporeo, l'eventuale diabete o sindrome metabolica e il sesso di appartenenza. Se si è donna si rischia meno, grazie agli estrogeni che proteggono dai danni cardiovascolari. Le cose cambiano però dopo la menopausa, quando cessa la produzione degli ormoni “amici” dell'apparato cardiovascolare: a quel punto uomini e donne rischiano allo stesso modo.
Cibi che riducono il colesterolo - Alcuni tipi di yogurt, come quelli arricchiti con fitosteroli, molecole di origine vegetale presenti, in quantità minime, in frutta e verdura. Essendo privi di effetti collaterali, possono essere inoltre sinergici agli eventuali farmaci. Ne bastano 2 vasetti al giorno per ridurre il colesterolo del 10-15%: l'importante è che siano consumati dopo i pasti principali, come se fossero dei dessert salutistici, e mai a stomaco vuoto. In quest'ultimo caso non servirebbero a nulla (a colazione per esempio non c'è nessun cibo “preoccupante” da combattere.
Frutta e verdura ricchi di fitosteroli, i principi attivi che puliscono le arterie sono: kiwi, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, olive (sia verdi che nere).
Utili inoltre i grassi insaturi, in particolare i polinsaturi, come gli acidi grassi Omega 3 e Omega 6, che hanno un effetto protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari. Si trovano in: salmone, sgombro e olio di semi di mais e di girasole.
Un ulteriore aiuto arriva dai betaglucani: fibre presenti nella crusca dei chicchi di cereale, soprattutto in orzo e avena e, in quantità decisamente minore, in segale e frumento. Il loro effetto benefico consiste nel limitare l'assorbimento di colesterolo da parte dell'intestino. In commercio si trovano sotto forma di fiocchi per la prima colazione e chicchi per arricchire l'insalata e le minestre