Resta in forse l'incontro tra il Pd e M5S sulla legge elettorale. I democratici, spiegano fonti del partito, considerano apprezzabile l'apertura di Luigi Di Maio, ma chiedono che i grillini formalizzino un documento per iscritto sui 10 punti posti dal Pd "altrimenti - spiegano - c'è il concreto rischio che l'incontro sia inutile".
Oggi Luigi Di Maio in un'intervista al Corriere della Sera ha affermato che il M5S "è pronto al dialogo con il Pd, è un'occasione storica". Della lettera inviata dai Democratici, ha poi spiegato che i grillini condividono otto punti su dieci quindi l'intesa sembra oggi possibile. Le riserve riguardano il premio di maggioranza e il doppio turno, punti sui quali il vicepresidente della Camera ha rassicurato: "Non siamo contrari a prescindere né al doppio turno né al premio di maggioranza. Stiamo valutando i dettagli, al vertice li esporremo".
Ma adesso i democratici vogliono sicurezze e chiedono un altro passo incisivo per l'accordo sulla legge elettorale: "Va bene Di Maio, ma i 5 Stelle decidano se interloquire con la maggioranza o con Chiti. Siamo disponibilissimi ma aspettiamo ancora risposta scritta e puntuale sui dieci punti che abbiamo messo per iscritto. Altrimenti inutile perdere tempo", spiega in una nota Davide Faraone, componente della segreteria del Pd.