paralitico per un attentato

Luca, l'alpino ferito in Afghanistan, ha sposato l'americana Sarah

Un attentato lo ha costretto sulla sedia a rotelle, ieri le nozze con la ragazza che ha abbandonato gli Usa per restare al suo fianco

© facebook

La guerra gli ha rubato un amico e l'uso delle gambe ma non gli ha impedito di coronare il suo sogno d'amore: la storia di Luca Barisonzi, alpino rimasto paralizzato in Afghanistan, comincia il 18 gennaio 2011 quando una scarica di mitra uccide il commilitone Luca Sanna e lo costringe su una sedia a rotelle. La degenza in ospedale - prima per i numerosi interventi poi per la riabilitazione - lo tiene lontano da Facebook così Sarah, l'amica americana conosciuta prima dell'attentato, si allarma e vola fino in Italia per capire cos'è successo a Luca. Da ieri quell'amica è diventata sua moglie e la sua nuova ragione di vita.

L'incontro tra l'alpino e la giovane nata in Ohio era stato "virtuale". Racconta Luca: "Un marine americano mi fece vedere la foto di sua sorella. Gli dissi: 'Bella. Ma chi è quella di fianco?' Ecco, lei era Sarah. La cercai su Facebook. Iniziammo a chattare".

Dal 2011 sono stati inseparabili e ieri pomeriggio si sono sposati nella chiesa di Casiglio, a Erba, in provincia di Como. Alla cerimonia hanno partecipato decine di Penne Nere che hanno aiutato Luca costruendo per lui e Sarah una casa attrezzata con tutte le innovazioni domotiche che possono migliorare la qualità della sua vita.

"È il giorno più bello della mia vita – ha detto Luca al termine della cerimonia – l'amore di Sarah e della mia famiglia mi hanno dato la forza di andare avanti e superare tante difficoltà". Con l'aiuto della moglie e degli amici, Luca è già pronto ad affrontare una nuova sfida: l'ascensione del Monte Rosa fino alla Capanna Margherita su una speciale sedia a rotelle cingolata.