Francesco Piccolo, con "Il desiderio di essere come tutti" (Einaudi), è il vincitore del Premio Strega 2014. Già superfavorito con il suo memoire sulla sinistra italiana, Piccolo ha vinto con 140 voti dopo una battaglia sul filo di lana. Secondo, per soli cinque voti, Antonio Scurati con "Il padre infedele" (Bompiani) che ha dovuto rivivere così una situazione simile a quella del 2009 quando perse per un voto andato a Tiziano Scarpa.
Piccolo, di cui si era già parlato come vincitore nella finale dello Strega 2013, si porta a casa così una tripletta di premi: oltre al più ambito riconoscimento letterario italiano, si è aggiudicato quest'anno, come sceneggiatore, il David e il Nastro d'Argento per "Il capitale umano" di Paolo Virzì. "Lo dedico a mia moglie Gabriella, la persona che mi sta più vicino, a Starnone (che lo ha presentato al Premio Strega con Paolo Sorrentino), a Caserta e all'Einaudi", ha detto lo scrittore all'annuncio del premio.
Terzo, a sorpresa, Antonio Pecoraro con "La vita in tempo di pace" (Ponte alle Grazie) con 60 voti, seguito da Giuseppe Catozzella con "Non dirmi che hai paura" (Feltrinelli), già vincitore della prima edizione del Premio Strega giovani, e ultima Antonella Cilento con "Lisario o il piacere infinito delle donne" (Mondadori). Presenti alla serata il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, da quest'anno entrato nel corpo votante dello Strega, e l'ex primo cittadino della Capitale, Gianni Alemanno.