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Gigi De Canio: "Italia, bisogna tornare al catenaccio"

L'ex allenatore del Catania ospite della nostra rubrica "Siamotuttict"

tgcom24

"Siamo tutti ct", la rubrica di Valter De Maggio in onda su Radio Kiss Kiss, sbarca su Tgcom24. Oggi il nostro commissario tecnico è Luigi De Canio.

Domani iniziano i quarti di finale. Si stanno verificando molte sorprese interessanti, non trovi?
Innanzitutto vorrei evidenziare quanto il calcio sia diventato equilibrato. Oggi non ci sono più squadre “inferiori”. In passato squadre come Colombia, Svizzera, Costa Rica subivano parecchi gol con le grandi potenze calcistiche. La situazione è cambiata. Si gioca più o meno alla pari. Probabilmente sta aumentando il numero dei grandi talenti, cosa che manca alla nostra Nazionale.


Domani Brasile-Colombia. Che partita ti aspetti?
Credo che sarà una partita dai contenuti altamente spettacolari, anche se il Brasile non è quello di anni fa. Non è così ricco di talenti come in passato. È una squadra troppo legata al suo giocatore simbolo, che è Neymar. Altri talenti stentano a venire fuori e a trovare una loro dimensione. Di fronte, poi, si trova la Colombia con dei giocatori di talento, che vive un momento di gioia, dovuta alla sicurezza e alla convinzione della propria forza. Prevedo un match equilibrato com'è stato Brasile-Cile.


Nella partita di apertura dei quarti, Francia-Germania, pensi siano favoriti i tedeschi?
C'è da ammettere che la Germania ha una sua solidità, ma la Francia è una squadra che sta ritrovando compattezza e unità di intenti. Fino ad ora ha dimostrato una grande forza e la Germania dovrà stare molto attenta. Inoltre, tra i tedeschi noto che non c'è un vero bomber, una figura su cui fare riferimento. La squadra è solida, fa gioco, ma nella finalizzazione ha qualche difficoltà. La Francia, invece, è una perfetta sintesi tra solidità difensiva e proposizione offensiva. Sarà davvero una bella partita.


In Argentina-Belgio pensi che Messi possa fare l'impresa come fece Maradona?
Per Messi avere un esempio come Diego potrebbe essere uno sprono per fare l'impresa e uno spunto per dimostrarsi degno di quel campione. È una partita molto più equilibrata di quanto si pensi.


Credi ci sia equilibrio anche tra Olanda-Costa Rica, due grandi sorprese del Mondiale?
L'Olanda in passato ci ha abituati a vedere un suo impulso innovatore. Oggi si sta dimostrando una squadra assolutamente pratica da un punto di vista tattico e poco dedita allo spettacolo. È solo alla ricerca della vittoria. Diversamente, purtroppo, si comporta la nazionale italiana.


In che modo l'Italia deve ripartire?
Bisogna dare importanza ai nostri giovani e avere il coraggio e la competenza di curarli. Inoltre, bisogna riappropriarsi del gioco all'italiana che si è visto in passato. Prima avevamo un'identità di ruoli di cui è necessario riappropriarsi. Il calcio all'italiana è stato ripreso da diverse Nazionali che ne hanno sfruttato le qualità. Non significa tornare indietro, ma vuol dire riavere un'identità che ci era riconosciuta nel mondo, modernizzandola con preparazione e conoscenze tattiche.

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