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Giangrande promosso maresciallo

Dalla clinica di Montecatone: "Ringrazio tutti di cuore"

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Miglioramenti per il brigadiere Giuseppe Giangrande, il carabiniere ferito da alcuni colpi di arma da fuoco il 28 aprile del 2013 davanti a Palazzo Chigi, nel giorno del giuramento del governo Letta, sono arrivati. Non solo per la salute, ma anche per la carriera. Il comando dell'Arma lo ha promosso maresciallo.

Ed eccolo ripreso a Montecatone, sulle colline di Imola nel bolognese, che sulla carrozzina riceve il nuovo grado. E parla, fa sentire di nuovo la sua voce. Con accanto la figlia Martina si è rivolto ai medici e al personale della clinica. "Voglio ringraziare di cuore tutti gli operatori. Le mie condizioni non lasciavano sperare niente di buono - ha sottolineato il neo-maresciallo - ma qui tutto il personale è capace di trasmettere umanità e serenità ai pazienti". Una grande solidarietà attorno al maresciallo Giangrnade. Martina vive oramai stabilmente vicino al padre, anche se non vede l'ora di ritornare nella loro casa di prato. E si è parlato anche di felicità. "Nonostante tutto, dopo quel 28 aprile ci sono stati attimi felici - sussurra la ragazza - c'è stato il coraggio di essere felici". Quel coraggio di vivere che ha portato il maresciallo Giuseppe Giangrande a mostrarsi per la prima volta in pubblico."Non devo far altro - ha concluso guardando alla sua storia - che ringraziare, ringraziare e ringraziare".

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