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Palazzo Chigi chiarisce sul voto in Parlamento: "Martedì tocca al dpcm"

In Aula verranno discusse solo le comunicazioni del ministro della Salute Speranza sulle misure anti-contagio in scadenza

LaPresse

Martedì 14 luglio si voterà in Parlamento sulle comunicazioni del ministro Roberto Speranza sul nuovo dpcm, destinato a prorogare le norme anti contagio in scadenza il 14 luglio. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi, specificando che per la proroga dello stato d'emergenza, che scade il 31 luglio, è invece necessario non un dpcm ma una delibera in Consiglio dei ministri, su cui il premier Giuseppe Conte riferirà in Parlamento.

Nel caso in cui il governo, precisano queste stesse fonti vicine a Palazzo Chigi, decida - come probabile che sia - di prorogare lo stato di emergenza, sarà lo stesso presidente del Consiglio Conte a riferire alle Camere.

Forza Italia: basta dpcm, Parlamento rialzi la testa - "A colpi di dpcm, il governo in questi mesi ha esteso di fatto l`esercizio dei propri poteri e il Parlamento è arretrato nell`esercizio dei suoi. Un vulnus che non dovrà ripetersi in caso di prolungamento dello stato d`emergenza, a cui noi siamo comunque fermamente contrari". Lo afferma in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.

"Martedì, dopo le comunicazioni del ministro Speranza, ci sarà il voto sulle risoluzioni, ma sarebbe grave se la maggioranza desse via libera al governo per proseguire sulla strada anomala dei dpcm, atti amministrativi con cui il governo potrebbe continuare a limitare senza controlli le libertà costituzionali. Il Parlamento deve riappropriarsi interamente delle sue prerogative, e dunque se il governo intende prolungare lo stato d`emergenza dovrà usare l`unico strumento costituzionalmente previsto per i casi di necessità e urgenza, ossia il decreto legge. Non bastano quindi gli atti di indirizzo e i monitoraggi periodici: il Parlamento non è un organo consultivo del governo, deve poter intervenire per correggere gli errori e scongiurare gli abusi", conclude la presidente Bernini.

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