A poco più di un anno di distanza gli One Direction sono tornati a Milano per due date allo stadio San Siro il 28 e il 29 giugno. Ben 116mila biglietti biglietti polverizzati in un'ora. Alla prima data Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne, Harry Styles e Louis Tomlinson hanno scongiurato la pioggia prevista offrendo a 55mila fan in deliro uno show di quasi 2 ore con 23 brani tra fuochi d'artificio e pop puro. La boyband non è solo un "fenomeno".
Con alle spalle tre album di successo come "Up all night" (2011), "Take me home" (2012) e "Midnight Memories" (2013) gli One Direction hanno messo da parte un patrimonio personale di 50 milioni di dollari. E non è tutto perché il primo dicembre arriverà, a testimonianza delle due tappe milanesi, il dvd/Blu-ray "Where We Are - Live from San Siro Stadium". Numeri a parte, dal punto di vista artistico se un anno fa al MediolanumForum di Assago (Milano) i ragazzi hanno sfoderato un party di tutto rispetto, stavolta per il tour negli stadi hanno fatto le cose proprio in grande quasi a volersi porre come realtà solida del pop, nell'accezione positiva del termine, e non più come "fenomeno del momento".
Grande il palco che si estende per lungo e con una passerella che taglia la platea. Il megaschermo rettangolare di diverse dimensioni sovrasta la scenografia che è strutturata tra sopraelevate e passanti tortuosi per contenere la band e i cantanti e dare idea del movimento.
In scaletta non potevano mancare i grandi successi come "What Makes You Beautiful" fino ai recenti "Story Of My Life" e "Best Song Ever" che hanno chiuso il bis. Ad aprire lo show - anticipato dalla giovane band rock 5 Seconds Of Summer - è stata "Midnight Memories" in un tripudio di fuochi d'artificio e via a seguire scatenatissimi in "Little Black Dress" e "Kiss You", molto apprezzato dalle fan. Al termine del brano Harry, che si è presentato con un look da hippie, ha messo sulle spalle la bandiera dell'Italia per ringraziare i fan. Ed è tutto un "siete bellissimi, fantastici, grazie a tutti voi, è la nostra tappa preferita" come è giusto che fosse.
Niall, imbracciando una chitarra, ha fatto un lungo discorso introduttivo per "Don't Forget Where You Belong" peraltro in gran forma dopo la bottigliata al ginocchio ricevuta durante il live ad Amsterdam. Fan in delirio per "C'mon, C'mon" mentre su "Right Now" hanno colorato lo stadio grazie a fogli di plastica arancioni, bianchi, blu, rossi e verdi alzati in alto per tutta la durata della canzone, impatto visivo notevole anche per la registrazione del dvd live. Colpo di scena con lancio di enormi stelle filanti su "Happily" e cellulari ad illuminare lo stadio per le romantiche "Little Things" e "Moments". Infine per "One Thing" e "Diana" la boyband si è innalzata in mezzo alla platea grazie ad un'enorme pedana/led su cui sono state proiettate immagini di un videogame immaginario.
All'inizio della loro carriera Niall, Zayn, Liam, Harry e Louis sono apparsi come perfetti ragazzi della porta accanto anche se negli ultimi mesi qualche crepa ha iniziato ad essere evidente anche dal punto di vista dell'immagine. Recentemente Zayn e Louis sono finiti nell'occhio del ciclone perché beccati a fumare marijuana, Harry è stato fotografato seminudo sul divano dal cugino, sempre Harry con Niall sono stati ripresi da una telecamera a circuito chiuso di un albergo di Buenos Aires mentre correvano nudi. Insomma finalmente gli One Direction mostrano il loro carattere privato, vulnerabili e un po' folli come i loro coetanei. Tutto questo è emerso anche sul palco di San Siro: divertenti, scanzonati, professionali anche con la voglia di dimostrare che c'è ancora strada da fare ma che la volontà di non rimanere meteore c'è tutta. Ancora un'altra data a San Siro stasera, temporale permettendo, e poi il ritorno nel nostro Paese il 6 luglio allo Stadio Olimpico di Torino.