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Luis Suarez: in Brasile un cannibale, in patria un eroe

L'attaccante del Liverpool, sospeso dal calcio per 4 mesi dopo il morso a Chiellini, è stato accolto come un eroe dai tifosi dell'Uruguay all'aeroporto

Afp

Quando sei un fenomeno e in campo fai la differenza (sconfitta 3-1 con la Costa Rica senza di lui e vittorie con Inghilterra e Italia con lui in attacco) i tuoi tifosi tendono a perdonarti tutto, anche gesti assurdi e antisportivi come un morso o una testata (i francesi non hanno smesso di amare Zidane dopo la follia con Materazzi). Luis Suarez è un fenomeno e lo dimostra l'accoglienza ricevuta all'aeroporto Carrasco di Montevideo al suo ritorno in patria dal Brasile dopo la lunga squalifica subita. Centinaia di persona urlanti erano in coda per vedere il loro eroe, quello che gli ha regalato gli ottavi, come fece 4 anni fa salvando di mano sulla riga di porta il tiro che avrebbe mandato il Ghana in semifinale. In Brasile intanto si continua a parlare del suo morso e i tifosi posano davanti al suo manifesto fingendo di essere morsi...

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