L'Expo di Milano, con i suoi recenti scandali, è "un caso emblematico" di deroghe a norme e controlli, "smantellati in virtù dell'urgenza, che hanno di fatto favorito la corruzione". La denuncia arriva dal procuratore generale presso la Corte dei Conti, Salvatore Nottola. La Corte, sottolinea Nottola, già in passato aveva messo in evidenza i rischi che si correvano gestendo così l'evento.
Cantone: unità operativa speciale per l'Expo - Il presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone, ha già istituito l'Unità operativa speciale per l'Expo che "lo coadiuvi nei compiti di controllo e vigilanza sulla correttezza e trasparenza delle procedure connesse alla realizzazione delle opere" della grande "Esposizione" di Milano, come stabilito da una delibera dello stesso Cantone.
La sede principale dell'unità operativa Expo sarà a Roma, presso l'Anticorruzione (l'Anac), ed è prevista un'ulteriore sede a Milano. La delibera prevede inoltre che "l'unità operativa sia costituita da un ufficio di staff e da un ufficio per la vigilanza e il controllo; che il coordinamento amministrativo della struttura sia affidato al Segretario generale dell'Anac, Antonella Bianconi; che siano predisposte dal segretario generale le variazioni di bilancio necessarie a far fronte alle spese per l'unità operativa, che sia prevista un'apposita categoria denominata Unità operativa speciale Expo 2015, che sia istituita un'apposita sezione nel sito dell'Anac dedicata a tutte le attività svolte dall'Unità operativa in cui venga pubblicata per prima la presente delibera".
Tale unità, come dispone la delibera di Cantone, avrà un ufficio di staff del presidente e uno destinato ai compiti di controllo e vigilanza. Quest'ultimo sarà composto da tre sottufficiali della Guardia di finanza e da un colonnello, e svolgerà "le materiali attività di controllo, ispezione e analisi di atti e documenti anche presso la sede Expo di Milano" e utilizzando "le banche dati attualmente in uso all'Avcp", cioè l'Authority degli appalti.