Dagli Stati Uniti all'Europa, per Amazon è una giornata da cancellare dal calendario. In poche ore il Parlamento francese ed il governo americano hanno inflitto due colpi all'azienda guidata dal magnate Jeff Bezos. Il Senato francese ha dato l'ok definitivo alla legge “anti-Amazon”, volta a proteggere la rete di librerie francesi, mente l'Aviazione civile americana (Faa), ha momentaneamente proibito l'utilizzo di velivoli senza pilota per scopi commerciali.
La battaglia del ministro della Cultura francese Aurélie Filippetti è durata un anno. "La Francia proteggerà il tessuto sociale delle librerie dai giganti americani", aveva promesso il ministro, sostenendo la cosiddetta legge “salva librerie” (o “anti-Amazon”, dipende da che lato della barricata ci si trova), la quale vieta il cumulo tra consegna gratuita e sconto addizionale.
La Francia, del resto, ha una rigida regolamentazione sui prezzi dei libri. Il prezzo unico è una misura risalente al 1981 con lo scopo di bloccare eccessivi ribassi che le grandi catene utilizzerebbero per estromettere i piccoli operatori dal mercato. Il Governo transalpino, d'accordo con l'opposizione di destra ha da subito sostenuto la proposta, che ha visto la luce dopo il voto del Senato.
Amazon, già in passato, aveva assunto una posizione ufficiale in merito all'argomento, facendo sapere che "ogni provvedimento che porta ad aumentare il prezzo del libro penalizza il potere d'acquisto dei francesi e crea una discriminazione per il consumatore su Internet". Inoltre, sempre secondo l'azienda americana, i piccoli editori saranno danneggiati poiché per loro "Internet può rappresentare una parte importante dell'attività".
Dall'altro lato dell'oceano, invece, la Faa ha detto no a “Prime Air”, proibendo l'utilizzo di velivoli senza pilota per scopi commerciali. Amazon stava sviluppando un sistema di consegna pacchi con droni postino. L'utente, dopo aver effettuato l'ordine, avrebbe dovuto attendere un massimo di 30 minuti e magicamente il pacco sarebbe stato consegnato all'esterno della propria abitazione.
Il documento di 17 pagine presentato dalla Faa, ed intitolato “Interpretazione delle Regole Speciali per l'aeromodellismo”, non dispone un veto permanente ma annuncia che le regole saranno riviste a partire dal 2015. Il problema è il controllo del traffico aereo, messo a rischio dall'utilizzo commerciale di questi velivoli. Il testo recita che “Nessuna operazione, non condotta per usi esclusivamente ludici o ricreativi, può essere operata sotto le regole speciali per l'aeromodellismo. Le operazioni commerciali – quindi - non posso essere considerate né ludiche né ricreative”. Il rischio sottolineato dalla Faa è abbastanza concreto: negli ultimi due anni, ben 15 volte, droni hanno volato troppo vicino ad aeroporti, sfiorando la collisione con aerei civili.
La decisione dell'agenzia non è esclusivamente diretta nei confronti di Amazon. Sono stati vietati altri usi come le dimostrazioni acrobatiche e la sorveglianza dei campi. Del resto, strane storie sui droni sono all'ordine del giorno: come riferisce il sito Geek Wire, a Seattle, il portiere di uno stabile ha chiamato la polizia perché un velivolo sconosciuto sostava all'esterno della finestra dell'appartamento di una donna.