MATURITA': PREPARARSI ALL'ORALE

L’Orale di maturità fa paura? Ecco come studiare meno ma meglio

Qual è il metodo giusto per affrontare il super ripasso finale, a pochi giorni dall'esame orale? Tutte le tecniche ed i consigli del formatore e youtuber Daniele Iavarone per focalizzare l’attenzione sugli argomenti più importanti

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1 – ATTENZIONE NEL FIRMARE I PROGRAMMI SVOLTI – Come scriviamo su Skuola.net, chi ha già affrontato l'esame orale di maturità sa bene quanto spinoso possa essere il ritrovarsi a studiare argomenti mai svolti in classe ma magicamente apparsi nel programma svolto durante l'anno. Il consiglio è semplice: quando vi viene consegnato il programma da firmare, non firmate se trovate delle irregolarità. Un qualsiasi docente della commissione è autorizzato a porvi delle domande sugli argomenti svolti nel programma da voi firmato!

2 - MAI RIPASSARE IL GIORNO PRIMA DELL'ESAME - Molti studenti hanno questa terribile abitudine di ripassare il giorno prima dell'orale di maturità, o talvolta il giorno stesso! Potrebbe sembrare tutto chiaro sul momento, ma si tratta di semplice memoria a breve termine e questo significa solo che ci si ritroverà con un vuoto di memoria di lì a breve. Il giorno prima dell'esame orale, va dedicato al relax più totale. Uscire, dormire, guardare le squadre rimaste in gara per i mondiali (aaargh!) o fare altro, l'importante è non studiare. Per le persone più diffidenti, è importante spiegare che dopo una fase di studio/ripasso, il cervello trasferisce le informazioni accumulate dalla memoria breve a quella a lungo termine. È un po' come copiare dei files con un computer. Se si sovraccarica la RAM (memoria temporanea) del computer, la copia viene interrotta o eseguita male e ci si ritrova con dei files mancanti o danneggiati. A livello pratico ciò significa che se si occupa troppo il cervello durante questo periodo di decantazione delle informazioni, la memoria non conserverà nulla di quello che si studia.

3 - STUDIARE AL CONTRARIO, MODALITÀ PUZZLE! - Quando si costruisce un puzzle, si parte sempre da un'immagine di riferimento e si inizia (spero) col sistemare i pezzetti negli angoli di modo da poter ricostruire una cornice che aiuterà ad orientarsi nella ricostruzione del puzzle. Durante lo studio per l'orale di maturità, bisogna fare più o meno la stessa cosa.
• L'immagine di riferimento si ottiene dando una scorsa rapida al capitolo/libro da studiare, cercando di capire com'è strutturato e dove si può trovare le informazioni UTILI. Ci si segna anche COSAi viene chiesto nelle domande di sintesi e si butta giù una mappa con le informazioni che conoscete già sull'argomento.
• Gli angoli non sono altro che i concetti sacri dell'argomento. Si ottengono cercando nelle sintesi, nelle parole in grassetto, nelle didascalie, nei riquadri evidenziati, nei titoli dei capitoli/paragrafi e così via.
• La cornice non è altro che l'estensione dei concetti presentati prima. Di solito si tratta della parte di testo che apre/chiude un paragrafo. Sono informazioni secondarie che aiutano a capire i concetti principali qualora non fossero ancora chiari.
• Raramente è necessario il terzo passo, ovvero il puzzle finito. Se dovesse servire, dopo aver eseguito i passaggi precedenti (altrimenti diventa inutile anche solo tentare), si può leggere per intero la parte di testo non chiara. È del tutto futile leggere l'intero testo dall'inizio, si finisce col leggere informazioni che poi risulterebbero inutili nella maggior parte dei casi. Meglio andare a strati di comprensione, estendendo sempre di più ciò che si è imparato poco prima.

4 - FARE PAUSE PRECISE - Una pausa di circa 10-15 minuti ogni 20-25 minuti di studio (non andare oltre, si ottiene di meno perché cala la soglia di attenzione). Durante la pausa abbandonare il posto in cui si studia e fare altro, roba creativa o rilassante almeno. Quando si riprende a studiare, iniziare con un brevissimo ripasso di quanto imparato nelle sessioni precedenti (3 minuti massimo).

5 - ORDINE NEL CAOS - Il cervello non è fatto per ragionare in maniera sequenziale. Imparare una lista di cose, porta inevitabilmente a un blocco della memoria se la lista viene stravolta nel suo ordine. Quando si prepara la tesina o comunque lo schema di ripasso, interrogarsi partendo da materie sempre diverse e aggiungendo interruzioni improvvise di invisibili prof che fanno domande su cose a caso del programma. Non basarsi su un discorso imparato a memoria e in un ordine, perché si rischia un blocco abbastanza lungo durante l'esposizione.

6 - TOO MUCH EVIDENZIATORE WILL KILL YOU - Sottolineare i concetti basilari di un argomento, fa bene, specie se ci si limita a sottolinearne le parole chiave. Il problema sorge con tutte quelle persone abituate a sottolineare tutto, compresi gli esempi e le informazioni poco utili/interessanti. Se ci si riconosce nel secondo tipo, ricordarsi che bisogna sottolineare di meno. È troppo faticoso e stressante cercare le parole chiave in un testo tutto sottolineato, quindi al massimo sottolineare solo quelle.

7 - LEGGERE VELOCEMENTE - Poche persone sanno che, per via dell'innaturalità del ragionamento sequenziale, leggere piano è pericolosamente controproducente. Leggendo più velocemente, con il supporto di un ausilio visivo (matita, dito o altro) che scorre più velocemente del vostro sguardo sul testo, otterrete un risparmio di tempo durante lo studio di diverse ore. Si può anche sostenere degli esercizi per gli occhi, si trovano facilmente su youtube (cerca "speed reading exercises")

8 – ESSERE IL PROMOTORE DI SE STESSO - Presentare l'argomento con scioltezza e con una voce ben impostata, cambia radicalmente l'esito dell'esame. È importante far sentire che si è sicuri/e di quello che si sta facendo/dicendo, Aggiungere anche molti intercalari, domande rivolte alla commissione e piccole battute di spirito. Renderanno meno tesa l'atmosfera per tutti.

9 - IL RIPASSO: TECNICA IN BREVE - Ripassare significa ripetere qualcosa che già si possiede, quindi è di vitale importanza prendere appunti durante la fase di studio per evitare di dover ripetere dal libro. Il vantaggio degli appunti comprende anche l'utilizzo della memoria cinestetica che collaborerà con la memoria visiva ed eventualmente uditiva per immagazzinare in modo più dettagliato e duraturo le informazioni studiate. Il ripasso non può essere fatto con tempi casuali. Significherebbe interrompere la copia dei files (l'esempio precedente). Ecco come organizzare i ripassi!
• Dopo la prima fase di studio, fare una bella pausa di 15 minuti e ripassare per 3-5 minuti tutto quello che si è studiato. Non andare oltre i 3-5 minuti, peggiora le cose.
• Dopo il primo ripasso, lasciar passare un'ora e ripetere il procedimento.
•Ripetere ancora il giorno dopo, la settimana dopo e così via.

10 - REGOLE SACRE PER GLI APPUNTI FINALI
• Usare i colori o il cervello si annoierà • Usare forme tridimensionali, sia nei disegni che nella realizzazione della mappa
• Non scrivere dall'alto verso il basso, ma utilizzare una mappa mentale dividendo per rametti di colore diverso i vari paragrafi. Partire dal centro con un'immagine evocativa sulla tesina e di là lasciare che si diradino dei rami a raggiera.
• Essere stravaganti, mettere più simboli e pastrocchi possibili sugli appunti: aiutano a ricordare Non dimenticare mai di dormire, riposare e godersi la vita. Una persona tesa e stressata andrà male all'esame, quindi relax e "Take it easy!"