IL DRAMMA

Ciro Esposito è "cosciente ma sedato"

Il tifoso napoletano ferito negli scontri di Coppa Italia in gravi condizioni. E' ricoverato al Gemelli di Roma

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Ciro Esposito, 24 anni, è cosciente ma sedato farmacologicamente. Lo comunica il professor Massimo Antonelli, direttore del Centro di Rianimazione del Policlinico Gemelli di Roma, dove uil giovane è ricoverato. "Le condizioni si sono ulteriormente aggravate nelle ultime 36 ore e i supporti vitali non riescono a tenere sotto controllo la funzionalità degli organi", si legge nel bollettino. Il giovane era rimasto ferito negli scontri vicino all'Olimpico di Roma il giorno della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina il 3 maggio scorso.

"Purtroppo il quadro clinico è peggiorato, le condizioni di Ciro sono disperate, lotta per la vita", ha dichiarato l'avvocato Angelo Pisani, che assiste la famiglia di Ciro Esposito. "La famiglia di Ciro è in ospedale, anche io ci sto andando", ha aggiunto il legale. Antonella Leardi, madre del giovane, è uscita piangendo dalla sala rianimazione. Le sue parole: "Resto qui fino all'ultimo, non me ne vado".

Più drammatiche le parole dello zio Vincenzo Esposito che è intervenuto a microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: "Mi hanno fatto salutare mio nipote per l'ultima volta: è in coma irreversibile ma non è morto. Il suo cuore batte ancora". Poi l'accusa per gli incidenti prima della finale di Coppa Italia: "Ringraziamo il questore di Roma per quello che è successo". Il giornalista Sandro Ruotolo, su invito della famiglia, ha potuto visitare Ciro e poi, intervistato da radio Kiss Kiss ha detto: "Chiaramente la situazione è disperata, ma il cuore batte ancora. La su pressione è bassissima, ma la situazione è questa. La famiglia mi ha anche lasciato un messaggio che è quello di non reagire con la violenza".

SI TEMONO RAID DI TIFOSI PER VENDETTA Nella Capitale intanto le forze dell'ordine sono in allerta per l'eventuale arrivo di gruppi isolati di tifosi napoletani dopo la notizia dell'aggravarsi delle condizioni di Ciro Esposito. Si temono raid e vendette nei confronti della tifoseria organizzata della Roma. A sparare a Ciro, infatti, sarebbe stato un ultrà giallorosso, Daniele De Santis.