Gli inquirenti hanno bloccato un uomo, un bulgaro di 37 anni, accusato di aver investito e ucciso il piccolo Gionatan La Sorsa sulla via Romea sud, alle porte di Ravenna, sotto gli occhi della famiglia domenica sera. Sono in corso verifiche per capire se si tratti effettivamente dell'autista della Mercedes scura che ha travolto il bimbo di tre anni. Su Facebook era stata diffusa una parte della targa sospetta per cercare testimoni.
L'uomo è trattenuto a disposizione del pm di turno a Ravenna, Isabella Cavallari. Il suo mezzo - una Mercedes di colore scuro che ha dati compatibili con quella pirata -, dopo avere centrato il piccolo che attraversava sulle strisce sotto casa a Ponte Nuovo su via Romea sud, ha prima accennato a fermarsi per poi sfrecciare via ad alta velocità in direzione dell'abitato di Classe, frazione adiacente alla Statale 16 Adriatica.
L'incidente si è verificato verso le 20.45 quando il bambino era appena tornato dal mare dove era stato assieme al fratellino maggiore e ai genitori. A un certo punto, quando ormai aveva già attraversato assieme alla madre, è tornato indietro per andare verso il padre che stava scaricando altri oggetti dalla vettura ed è stato travolto dalla Mercedes pirata.
Individuato grazie alle telecamere - A lui gli inquirenti coordinati dal pm sono arrivati grazie alle testimonianze raccolte e all'esame di varie telecamere di sicurezza. L'uomo è stato raggiunto la scorsa notte nella sua abitazione. Non ha ammesso l'accaduto ma sotto alla sua auto sono stati trovati segni compatibili con il trascinamento del corpo del piccolo. Il procuratore capo Alessandro Mancini ha parlato di "indizi gravi e convergenti". La vettura del bulgaro - una Mercedes Clk di colore grigio scuro con targa bulgara - è stata sequestrata. Prima dell'incidente, auto analoga era stata segnalata alle forze dell'ordine sempre in zona Ponte Nuovo da alcuni cittadini perché notata compiere manovre spericolate.
Su Facebook la caccia al pirata - Intanto si era mobilitata anche la Rete. Su Facebook la pagina "Sei di Ravenna se..." ha pubblicato una targa parziale. Il post è stato condiviso da centinaia di persone. E forse alcune di queste segnalazioni sono state utilizzate dagli inquirenti per le indagini.