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Pescara, 90enne uccide la moglie a colpi di martello e poi si suicida

L'uomo si è tolto la vita gettandosi nel fiume Pescara, dal quale è poi stato ripescato il cadavere

ansa

Domenico Ranalli, 90 anni, in preda a un raptus, martedì mattina ha ferito gravemente a martellate la moglie, Eleonora Pierfelice, 85 anni, a Santa Teresa di Spoltore, nel Pescarese; quindi si è ucciso gettandosi nel fiume Pescara. La donna, soccorsa e trasportata in condizioni disperate all'ospedale di Pescara, è morta per le gravissime ferite al cranio. Il cadavere dell'uomo è stato ripescato dal fiume.

I soccorritori hanno trovato una scena raccapricciante dentro l'abitazione della coppia: la donna con la testa sfondata in un lago di sangue nella camera da letto. L'uomo invece è stato ripescato dal fiume Pescara con mani e piedi legati, in un punto dove gli argini sono difficili da raggiungere. Aveva trovato accesso al fiume dall'interno di un parcheggio di un centro commerciale di Villanova di Cepagatti.

L'anziano ha lasciato un biglietto, attualmente nelle mani dei carabinieri, in cui spiega i motivi del gesto e il luogo dove i soccorritori avrebbero potuto recuperare il suo corpo. L'uomo, dopo avere ucciso la moglie, ha telefonato alla figlia riferendo dell'accaduto e annunciando il suicidio; la donna ha allertato immediatamente il 112.

I due coniugi erano molto conosciuti in paese. La donna aveva qualche problema di salute, mentre l'uomo si vedeva spesso in giro con la bicicletta.

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