Confermato l'ergastolo per Vantaggiato I genitori di Melissa: "Giustizia è fatta"
Brindisi, massima pena anche dalla Corte d'Assise d'Appello di Lecce per l'autore dell'attentato del 19 maggio 2012 davanti alla scuola Morvillo Falcone
La Corte d'Assise d'Appello di Lecce ha confermato la sentenza di primo grado che ha condannato all'ergastolo Giovanni Vantaggiato, l'uomo reo confesso dell'attentato di Brindisi del 19 maggio 2012. Confermato anche l'isolamento diurno per 18 mesi. La Corte ha inoltre ritenuto sussistente l'aggravante della finalità terroristica nella strage. Nell'attentato, davanti alla scuola Morvillo Falcone, morì la 16enne Melissa Bassi.
Riconosciuti risarcimenti alle parti civili - I giudici hanno riconosciuto i risarcimenti alle parti civili: tra gli altri il ministero dell'Istruzione, la scuola Morvillo-Falcone, la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Brindisi, oltre alle nove persone rimaste ferite nell'attentato, tra passanti e studenti.
L'imputato Giovanni Vantaggiato non era presente al momento della lettura del dispositivo. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.
Il pg aveva chiesto l'ergastolo - "Tutti noi abbiamo subito quell'atto, il terrorismo è un metodo e non un fine". Il procuratore generale della Corte d'appello di Lecce, Antonio Maruccia, nel corso della requisitoria incentrata esclusivamente sulla sussistenza dell'aggravante della finalità terroristica al reato di strage, aveva chiesto la conferma dell'ergastolo. E la Corte d'assise d'appello di Lecce gli ha dato ragione.
Il legale della famiglia Bassi: "Nessun perdono" - "Io ritengo che un autentico sentimento di perdono è palesemente incompatibile con la volontà di proporre appello a una sentenza giudiziaria. Melissa aveva quindici anni e mezzo, aveva visto ancora poco della vita, aveva solo sogni, speranze". Lo ha detto l'avvocato Fernando Orsini, legale dei genitori di Melissa Bassi, nella sua arringa al termine della quale si è associato alla richiesta della pubblica accusa di confermare l'ergastolo per Vantaggiato.
I genitori di Melissa: "Giustizia è fatta" - "Giustizia è fatta, ma non basta. Nessuno ci ridarà mai più nostra figlia". I genitori di Melissa Bassi, la 16enne morta nella strage di Brindisi, hanno atteso in aula la lettura della sentenza. Massimo e Rita hanno poi ascoltato la lettura del dispositivo tenendosi per mano.
"Tutta l'Italia - ha detto Massimo Bassi - ci è stata vicina in questi due anni, non ci ha mai abbandonato. Hanno dimostrato tutti di avere un gran cuore".
SU TGCOM24