Dai battiti di palpebre al tono della voce: il Grande Fratello hi-tech spia i dipendenti di venti aziende americane. Non si tratta di alcuna profezia visionaria o catastrofista, ma di un nuovo metodo per analizzare la produttività all'interno di un ambiente di lavoro. È quanto propone la Sociometric Solutions, azienda bostoniana che ha messo a punto dei particolari badge sociometrici che riescono a leggere e raccogliere dati in merito alle interazioni dell'individuo all'interno dell'ufficio.
I congegni sono equipaggiati con due microfoni, un localizzatore e un accelerometro. Tali dispositivi possono monitorare la postura assunta durante la giornata oppure la durata delle conversazioni intrattenute durante l'orario di lavoro. Dati sensibili che rischiano di invadere la privacy dei dipendenti.
Secondo Ben Waber, Ceo della Sociometric Solutions “la questione della privacy riguarda solo il posto di lavoro e non il consumatore”. In ogni caso tutti i dipendenti che utilizzano tale badge hanno esplicitamente autorizzato la società di Boston a raccogliere dati, con la garanzia che tutte le conversazioni non siano registrate.
"La vera sfida è individuare il giusto livello e in quale contesto usare questo strumento" afferma invece, Lamar Pierce, professore alla Olin Business School all'Università di Washington, il quale intravede dei rischi sulla riservatezza.
Intanto, fa sapere Waber, la compagnia attraverso lo studio del comportamento dei dipendenti dei call center della “Bank of America” ha osservato che l'introduzione di una pausa caffè di 15 minuti nella routine quotidiana ha incrementato non solo le relazioni sociali, ma anche la produttività che oggi segna un +10 per cento.