Sulla legge elettorale il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, pur aprendo al M5S chiarisce che "non si cambia partner all'ultimo momento". "Esiste un accordo con Forza Italia - ha detto -. Eventuali modifiche saranno prese in considerazione solo se ci sarà condivisione con chi ha già contribuito a questo percorso". Immediata la replica dei 5 Stelle: "Renzi chiarisca se preferisce continuare con lui o aprirsi ad una nuova fase".
"Diamo a Renzi l'opportunità di uscire da quel ricatto di Berlusconi che lui stesso disse esserci quando affermò che non c'era alternativa", ha affermato il deputato M5S, Manilo Di Stefano.
Boschi: "Apertura al M5S ma no stravolgimenti" - L'apertura del governo nei confronti dei parlamentari pentastellati, che avevano chiesto un incontro con Renzi, è quindi condizionata ai diktat di chi sta già lavorando da tempo sulla legge elettorale. Lo spiega il ministro Boschi, ribadendo in maniera diplomatica che l'esecutivo non prenderà in considerazione stravolgimenti: "Dopo mesi di lavoro, ricominciare daccapo sarebbe impensabile". Bisogna quindi capire "nella sostanza se da parte del Movimento 5 Stelle è condiviso il percorso delle riforme, se vuole partecipare al cambiamento del Paese o se rimangono su posizioni di conservazione come sulle riforme".
"Per ora la proposta del M5S riguarda la legge elettorale, ma ieri c'è stata un'apertura informale anche sulle riforme", ha aggiunto. "Non c'è preclusione se il M5S vuole allargare il campo ma sappiamo che l'iter è già iniziato ed a buon punto e c'è un impianto che terrà conto degli emendamenti dei relatori, che chiaramente porterà a delle modifiche rispetto al testo del governo", ha ribadito. "Ed è su questo che poi si deve inserire il M5S. Lo stesso vale per la legge elettorale. C'è un punto partenza - ha chiarito - che non può essere trascurato. Non credo sia pensabile dopo mesi di lavoro pensare di ricominciare daccapo. Non sarebbe serio - ha asserito - nei confronti cittadini e parlamentari".
I paletti del governo riguardano soprattutto la riforma del Senato e del titolo V. Il ministro delle Riforme ha così riassunto i punti invariati: "Rapporto fiduciario con il governo esclusivamente della Camera, superamento del bicameralismo perfetto, Senato rappresentativo delle autonomie con elettività di secondo livello, superamento delle Province e abolizione del Cnel e forte riforma del titolo V". Il terreno dove invece è ancora possibile lavorare insieme riguarda il tema delle liste bloccate, per la Boschi "ci siano diversi punti, anche se non tutti, che possano essere rimessi in discussione e anche questo". Comunque l'incontro tra Renzi e grillini avverrà. "Aspettiamo una risposta dal M5S dopodiché verrà decisa la delegazione" che andrà a incontrarli: "Sarà una scelta nostra, così come loro hanno individuato una loro delegazione", ha concluso.