DOPO GLI SCANDALI

Napolitano lancia l'allarme corruzione Poi difende la Gdf: "E' essenziale"

Dopo i recenti scandali che hanno coinvolto le Fiamme gialle, il Capo dello Stato invita a non "fare di tutta l'erba un fascio"

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"Abbiamo problemi di corruzione. Ma le indagini della guardia di finanza sono essenziali per l'affermazione della legalità nella vita economica". Dopo i recenti scandali che hanno coinvolto, tra gli altri, il comandante in seconda delle Fiamme gialle, Vito Bardi, Giorgio Napolitano lancia l'allarme illegalità ma difende l'operato della Gdf: "Mai fare di tutta l'erba un fascio. Non si metta in dubbio la serietà del corpo", ha detto il Capo dello Stato.

"Vorrei qui, cogliendo questa occasione, rinnovare la piena fiducia della istituzione che rappresento e, sento di poter dire, di tutte le istituzioni repubblicane, nel Corpo della guardia di finanzia e nel suo comandante generale", scrive Napolitano in una nota pubblicata sul sito del Quirinale.

"La Gdf dà la massima attenzione a qualsiasi elemento possa emergere di responsabilità personali e di vicende non edificanti. Ma guai ad accettare e a tollerare che si possa fare di tutta l'erba un fascio e che si possa in qualsiasi modo mettere in dubbio la straordinaria ricchezza e sanità del capitale umano su cui poggia la guardia di finanza e la serietà, la trasparenza e il disinteresse dell'operato dei suoi comandi", aggiunge il presidente della Repubblica.

"Italia impegnata a risalire la china" - Napolitano accenna anche alla situazione dell'Italia: "Viviamo un momento difficile per la crisi che ha investito nell'insieme lo sviluppo economico mondiale, ma in particolare ha colpito i paesi dell'Europa, della zona euro, ha colpito l'Italia. Il Paese è impegnato a risalire la china, a porre termine a una recessione che si è protratta davvero troppo a lungo procurando gravi ferite alla nostra economia, alla nostra società e alla nostra coesione sociale".