Siamo tutti ct", la rubrica di Valter De Maggio in onda su Radio Kiss Kiss, sbarca su Tgcom24. Oggi il nostro commissario tecnico è Gianni Di Marzio.
Domani c'è Italia-Costarica, si aspetta variazioni nell'undici titolare?
Premetto che sono un prandelliano: Cesare gioca al calcio, è un tecnico che propone un'idea di gioco e non si basa sull'avversario. Lo abbiamo visto contro l'Inghilterra, quando la squadra usciva palla al piede dalla fase difensiva. Per proporre il tuo calcio, però, devi avere piedi buoni e nella Nazionale ci sono tre playmaker: Pirlo, Verratti e De Rossi si abbassano, e il romanista è anche più incontrista dei primi due. A quel punto i due esterni devono spingere e contro gli inglesi Darmian l'ha fatto benissimo, sulla fascia destra. Chiellini, invece, no. Ecco, forse alla Nazionale sarebbe servito uno come Criscito, come Pasqual, ma se De Sciglio recupera per me può tranquillamente giocare a sinistra. In questo modo Chiellini può tornare a fare il difensore centrale.
Buffon o Sirigu?
Se sta bene è giusto che giochi Gigi, il numero uno al mondo, insieme a Neuer, anche se Sirigu ha fatto benissimo. Ed in attacco non disdegnerei un po' di imprevedibilità in più con Insigne. Quanto alla Costa Rica, è una squadra che corre, ha Campbell che va tenuto d'occhio. Mi fido dell'Italia, comunque.
La Spagna Campione del Mondo è già fuori dai Mondiali: è la fine di un ciclo?
Alla luce dei risultati sembra di sì. Sicuramente gli iberici non si sono adeguati ai ritmi di oggi, sia mentali che atletici, e con maggiore velocità ed una condizione atletica superiore, la Spagna è andata in difficoltà. Non si può fare forza sulla sola tecnica, gli spagnoli ragionano senza correre, le loro idee non si tramutano in azioni offensive e perdono le partite. Il dinamismo di Olanda e Cile li ha ammazzati.
A proposito degli olandesi, la squadra di Van Gaal è una conferma.
Sì, ma se vale il discorso fatto per la Spagna, ormai alla frutta, chi ha incontrato l'Olanda? L'Australia, non certo una corazzata. E allora aspetto di vederla in confronti più impegnativi, al pari della Germania, che ha battuto sì il Portogallo, ma avete visto come hanno giocato i lusitani, peraltro in dieci uomini?
Il Brasile ha faticato non poco contro il Messico. Come ha visto i verdeoro?
Il Messico ha giocato molto bene, nelle qualificazioni ha sofferto, ma la squadra è abituata alle grandi pressioni e la federazione lavora con intelligenza anche a livello giovanile. Il Brasile mi ha un po' deluso, gli manca un attaccante e non può andare avanti con il solo Neymar, che è un esterno e gioca praticamente da solo. Anche contro la Croazia non c'è stato nulla di trascendentale, la squadra di Scolari ha vinto grazie ad un rigore inesistente.
E l'Argentina? Messi può fare la differenza in questi Mondiali?
Credo proprio di sì, anche perché a differenza di Neymar, gioca in una squadra di grandi campioni, in cui tutti sanno cosa fare.
Veniamo alle gare di oggi: Colombia-Costa d'Avorio, Uruguay-Inghilterra e, a mezzanotte, Giappone-Grecia.
Il primo confronto è interessantissimo, molto equilibrato: un leggero vantaggio lo dò ai sudamericani. Il secondo è invece la vera resa dei conti, perché sia l'Uruguay che l'Inghilterra hanno fallito all'esordio. Devo dire che, stavolta, il pronostico, è a favore degli europei. Per quanto riguarda il mio amico Zaccheroni, spero possa vincere.
Per concludere, quali sono le sue quattro favorite?
Italia, Germania, Argentina e Brasile, nonostante tutto. Gioca in casa, e comunque ha grandi individualità. E se non arriva fino in fondo, non voglio nemmeno pensare cosa potrebbe accadere...