Ergastolo per Denny Pruscino e 25 anni di reclusione per Katia Reginella: è questa la condanna inflitta dalla Corte d'Assise di Macerata per l'omicidio del piccolo Jason, il bimbo di due mesi ucciso dai genitori nell'estate del 2011. Il corpicino della vittima non è mai stato ritrovato.
Riconosciute attenuanti generiche - Per entrambi i coniugi il pubblico ministero Cinzia Piccioni aveva chiesto la condanna al carcere a vita. La Corte ha invece riconosciuto a Katia Reginella, affetta da parziale vizio di mente, le attenuanti generiche, con l'esclusione delle aggravanti. Denny Pruscino dovrà restare per sei mesi in isolamento diurno.
Profondo degrado psicologico e materiale - Il neonato era scomparso nel luglio del 2011 a a Folignano e la coppia era stata immediatamente fermata. Il piccolo era nato da una relazione che Katia Reginella aveva avuto con un altro uomo. Pruscino l'aveva riconosciuto dopo il matrimonio con la donna. La coppia, che ha sempre vissuto in uno stato di profondo degrado psicologico e materiale, prima di Jason aveva messo al mondo altri due figli: un bambino e una bambina, vittime di gravissimi maltrattamenti, che il Tribunale dei minori aveva affidato ad altre famiglie.
Le intercettazioni dopo la scomparsa - In un dialogo captato durante un'intercettazione ambientale nella loro vettura subito dopo la scomparsa, i due avevano commentato: "Finalmente ce ne siamo sbarazzati, siamo davvero due menti criminali".
La donna, poi, aveva aggiunto: "Adesso io scrivo una lettera in cui fingo di ammazzarmi e invece scappo in Svizzera". Poi la complicità tra i due si è spezzata e hanno cominciato ad accusarsi a vicenda in un balletto di recriminazioni e ritrattazioni che si è trascinato fino al processo.