"Il programma è che Paolo Romani vedrà il ministro Maria Elena Boschi, se l'accordo non verrà trovato ci incontreremo direttamente con il premier Matteo Renzi". Lo ha detto Silvio Berlusconi in conferenza stampa alla Camera parlando delle riforme. "Abbiamo detto sì per il bene del Paese", ha aggiunto. Poi, parlando del Capo dello Stato, ha ribadito: "E' passato al di là delle funzioni previste dalla Costituzione".
"Il governo accolga la nostra proposta sul presidenzialismo" - Presentando la proposta di Forza Italia sul presidenzialismo, Berlusconi ha detto: "Dobbiamo dare i diritti ai cittadini di eleggere direttamente il Capo dello Stato". "Renzi, il governo e la sinistra accolgano questa nostra proposta, allora noi ripresenteremmo gli emendamenti già presentati. Se ci fosse accordo su questi emendamenti, che si possono anche cambiare, si darebbe al Paese un sistema snello", ha aggiunto.
"FI ha posizione chiara, è opposizione a Renzi" - Sulle riforme, il leader di FI ha assicurato: "Smentisco le accuse che dicono che noi non abbiamo una posizione chiara". "Siamo - afferma - l'opposizione liberale, di centrodestra a un governo di sinistra tenuto in piedi, ahimè da una stampella di 30 senatori, eletti dal centrodestra ma diventati lo sgabello su cui è seduta la sinistra".
"Manca l'intesa sull'elezione dei senatori ma la troveremo" - "La riforma del Senato - ha precisato - squilibra lo Stato a favore dell'Anci e lo consegna alla sinistra. Forza Italia mantiene gli impegni con Renzi ma c'è ancora da trovare l'intesa sul sull'elezione dei senatori ed io sono sicuro che la troveremo".
Renzi: presidenzialismo? Non è il momento - "Ora bisogna completare il percorso su cui c'è l'accordo: aprire la questione del presidenzialismo è inopportuno e intempestivo. Siamo a un passo dalla chiusura, inutile infilarci in un dibattito sul presidenzialismo". E' il ragionamento che, secondo quanto si apprende, ha fatto il premier Matteo Renzi parlando con i suoi. Una risposta indiretta alle sollecitazioni del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che chiedeva al premier e al Pd un'accelerazione sul tema.