Il nuoto modella il corpo, perché tonifica tutti i muscoli e affina la silhouette. Inoltre, fa bruciare le calorie e migliora il funzionamento di cuore e polmoni. È arcinoto. Ma ci sono alcuni trucchi che forse non conosci. Movimenti apparentemente banali, in realtà capaci di dare una marcia in più al tuo allenamento.
Per aumentare il fiato - Prima di tuffarti, fai questo esercizio: in piedi, porta il gomito sinistro piegato dietro la testa. Afferralo con la mano destra e spingi verso il basso per 20 secondi, senza forzare. Poi dall'altra parte. Eseguito con costanza, aumenta l'apertura del torace.
Dai potenza alle gambe - Subito dopo la nuotata, dedicati all'allungamento dei muscoli delle cosce. Esegui un po' di stretching sia per i muscoli anteriori che per quelli posteriori delle cosce. Per i primi, porta un tallone al sedere; per i secondi invece appoggia la gamba su un ripieno parallelo al pavimento, e avvicina il busto al ginocchio, cercando di non forzare. Aggiungerai alle gambe il 20% di potenza.
Un altro esercizio per rafforzare la muscolatura delle gambe è il seguente: mani al bordo, gambe tese, alzatene una fino ad avere il piede davanti al viso. Non ce a fai? Poggiala di lato e stai così 30 secondi. Quindi procedi con l'altra gamba.
Migliora la respirazione - Quasi tutti sanno nuotare a stile libero. Ma forse pochi conoscono i trucchi dei campioni. Il segreto per non stancarsi (e allenarsi meglio) sta nella respirazione, che deve essere regolare. L'errore più comune è buttare fuori l'aria quando la testa esce dall'acqua, così l'ossigeno introdotto è insufficiente e si deve interrompere il ritmo. Occorre invece farlo sott'acqua. Dalla metà al termine della bracciata, espelli il fiato con il capo sotto, poi ruotalo di lato e inspira. L'orecchio destro è vicino alla spalla in immersione. E ciò fa risparmiare il 30% di energia. In sostanza, eseguirai più bracciate senza stancarti.
Il tuffo corretto - Tuffarsi di testa e toccare la superficie in verticale perfetta è da professionisti. Come fare per non dare una dolorosa “panciata” sull'acqua?
Per prima cosa, allungati, cercando di visualizzare i movimenti chiave prima del tuffo. Resta concentrata con le braccia in alto, glutei e pancia contratti. Porta le p dietro, finché le scapole si toccano, piegando le ginocchia. Così sei pronta per la spinta.
A questo punto porta le braccia in avanti con movimenti ampi, sei così pronta per spiccare il salto. Portate le gambe in alto, allineandole possibilmente con il busto. Intreccia le mani, per evitare che l'impatto apra le dita. Tieni le braccia tese e il capo fermo.
Prima di buttarti in acqua, scalda tutto il corpo camminando in piscina per almeno tre minuti. E non tuffarti mai correndo: potresti scivolare o non vedere chi è in acqua. E se sei in mare non tuffarti mai di testa da uno scoglio: potresti non conoscere la profondità del fondale, rischiando di farti molto male.