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Ucraina, Kiev: "L'esplosione del gasdotto causata da una bomba"

Si fa strada la pista terroristica dietro lo scoppio nella regione di Poltava. Intanto il presidente Poroshenko annuncia: "Pronti a cessare i combattimenti in maniera unilaterale"

© -afp

Sembra sempre più certa la pista del terrorismo dietro l'esplosione avvenuta martedì, nella regione di Poltava, lungo il gasdotto che trasporta il metano in Europa. Secondo quanto dichiarato dal ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, lo scoppio sarebbe stato infatti causato da una bomba. Intanto Kiev ha fatto sapere di essere pronta a "cessare il fuoco in maniera unilaterale" nell'Ucraina dell'est.

La dichiarazione è stata fatta dal presidente ucraino Petro Poroshenko, citato dalle agenzie Interfax e Itar-Tass. "Il piano - ha detto Poroshenko - parte col mio ordine di cessare il fuoco in modo unilaterale. Ci aspettiamo poi in tempi brevi di ottenere il sostegno al piano di pace presidenziale da parte di tutti i partecipanti agli avvenimenti nel Donbass (la regione del bacino del Don in cui si combatte, ndr)".

Il presidente ucraino si è quindi detto disposto a "offrire un'amnistia a coloro che depongono le armi e non hanno commesso gravi reati" e a "offrire un corridoio per dare ai mercenari la possibilità di lasciare il territorio del Paese senza armi". I separatisti dovranno però liberare gli ostaggi e sgomberare i palazzi occupati. Poroshenko ha infine precisato che il suo piano di pace prevede 14 passi politici che saranno resi noti nei prossimi giorni.