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Catania, lancia la figlia di 15 mesi contro l'auto dell'ex compagno: arrestata 

Dalle indagini dei carabinieri è emerso inoltre che la donna legava la bambina al seggiolone, anche dalle 12 alle 21, per obbligarla a non muoversi mentre lei usciva di casa

Una donna di 23 anni, madre di tre figli - due bambine di 5 e 2 anni e un maschietto di due mesi - è stata arrestata e posta ai domiciliari in un'altra casa. Legava la figlia di due anni al seggiolone, anche dalle 12 alle 21, per obbligarla a non muoversi mentre lei usciva di casa. La colpiva violentemente e le ha rotto due denti con un colpo di cucchiaio perché aveva difficoltà a deglutire. Una volta, quando aveva 15 mesi, l'ha lanciata contro il parabrezza dell'auto del padre naturale della piccola, un suo ex, per convincerlo a darle dei soldi. Questo il quadro di sevizie emerso dalle indagini dei carabinieri. E’ accaduto nel Catanese.

Quando la 23enne ha lanciato la piccola contro il parabrezza, il suo ex compagno si è rivolto ai carabinieri, ma lei ha minacciato di vendicarsi sulla piccola: "L'ammazzo di botte e, se me la penso, una volte per tutte, la prendo e la butto dal balcone".

Il gip, su richiesta della Procura, ha disposto anche la sospensione dell'esercizio di responsabilità genitoriale per sei mesi. La giovane, che vive in un paese della provincia etnea, avrebbe problemi di tossicodipendenza e avrebbe minacciato e picchiato anche l'attuale convivente e i suoceri quando le rifiutavano i soldi per comprare la droga. La famiglia ha sempre taciuto per paura delle vendette annunciate dalla 23enne sulla piccola, nel tentativo di proteggerla, ma senza riuscirci. 

Le violenze sono emerse dopo la denuncia ai servizi sociali comunali di una parente che ha notato la bambina piena di lividi e con un occhio sanguinante. La donna è indagata per maltrattamenti in famiglia, estorsione, furto in abitazione ed uso indebito di carta di credito. 

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