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Obama: non invieremo truppe in Iraq

Ma l'America "offrirà il suo aiuto" perché "il popolo è in pericolo"

ansa

"Non manderemo truppe in Iraq". Barack Obama esclude un intervento militare pur garantendo a Baghdad "ulteriore aiuto". Il presidente degli Stati Uniti non nasconde la sua preoccupazione per quanto sta accadendo nel Paese: "Le forze di sicurezza irachene hanno purtroppo dimostrato di non essere capaci di difendere alcune città. E il popolo iracheno è ora in pericolo".

"Fondamentalmente il futuro dell'Iraq dipende comunque dagli iracheni", ha spiegato Obama. "Proseguiremo con un'intensa azione diplomatica nella regione", ha quindi aggiunto. Gli interessi americani nel Paese "sono enormi", per questo ha chiesto al consiglio per la sicurezza di rivedere le opzioni e "valutare con attenzione la situazione". Che col passare delle ore diventa sempre più insostenibile.

Dopo i profughi e le vittime, gli scontri tra milizie jihadiste e soldati, ora anche Internet diventa terreno di scontro in Iraq: alcune piattaforme internet e alcuni social network, tra cui Facebook, Twitter e Youtube, infatti sono stati oscurati. Nessuna spiegazione è stata fornita dal ministero delle Telecomunicazioni.

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