Michele Bravi è un fiume in piena nel presentare a Tgcom24 il nuovo disco "A passi piccoli". Il vincitore di "X Factor 7" si è isolato per mesi per cercare le canzoni giuste e sfornare un disco firmato da Tiziano Ferro, Giorgia e Luca Carboni per citarne alcuni. "Devo riconquistare il pubblico - spiega - e ricomincio da me". Lo scorso anno ha rinunciato a Sanremo ma nel 2015 ci sarà? "Rispetto quel palco e ci andrei come autore del mio brano".
Come mai hai scelto come singolo proprio "Un giorno in più"?
La scelta del singolo è stata una mia precisa volontà. Sarebbe stato più semplice lanciare un up-tempo per l'estate ma credo che sarebbe stata una mossa sbagliata per la presentazione di questo progetto che è stato anticipato dalla ballad 'La vita e la felicità'. Ho preferito rischiare con una ballata pià drammatica e teatrale.
Perché non hai giocato subito la carta di Sanremo?
Anche questa è stata una mia scelta precisa. Ho aspettato un po' di tempo, sette mesi, subito dopo aver vinto 'X Factor', per lasciar scivolare via la notorietà e dedicarmi alla scelta dei pezzi da inserire nel disco. Voglio che il pubblico mi conosca per quello che sono davvero. Sarebbe stato frettoloso e ingiusto nei confronti anche di chi mi ascolta. Ora è arrivato il momento di riconquistare il pubblico che un po' si è dimenticato di me con quello che, secondo me, è proprio un bel disco.
L'album si apre con "In bilico" firmato da Giorgia, come è nata la collaborazione?
Subito dopo aver duettato a 'X Factor'. Avevamo lo stesso gruppo di lavoro e abbiamo avuto modo di approfondire la nostra conoscenza. Lei ha sempre detto che è rimasta affascinata dalla mia voce e dal mio modo di cantare perciò inizialmente mi aveva proposto la prima versione di 'In bilico', che era una ballatona romantica d'amore. Ma poi ha stravolto tutto...
Perché?
Si è trasformato in un up-tempo ma soprattutto il testo è cambiato. E' stupefacente come Giorgia sia riuscita a fare un ritratto di me stesso così reale e vero. Sembra quasi l'abbia scritto io. E' riuscita a leggere dentro i miei sentimenti e quello che ho provato in questi mesi.
Poi a chiudere il disco c'è il colpo di scena di "Prima di dormire", tutto scritto da te...
Ho sottoposto al produttore Michele Canova diversi miei testi. Stranamente è piaciuto molto quello che io ritenevo più debole e caotico, ossia 'Prima di dormire'. Cantare i brani degli altri è facile ma quando devi esporti in prima persona è sempre difficile specialmente per chi come me ha una fobia...
Qual è la tua fobia?
Ho una paura tremenda di scrivere cose che non riflettono quello che penso. Ma 'Prima di dormire' mi ha rassicurato perché ho ricevuto i primi riscontri positivi dai fan che mi hanno fatto i complimenti per questo brano.
Sei anche un fan di Noemi, hai mai pensato di chiederle un brano?
Noemi assieme a Malika e Nina Zilli sono le cantanti italiane che apprezzo particolarmente. Hanno la capacità di essere sempre alla ricerca e Noemi è straordinaria in questo. Una collaborazione nasce da uno scambio di energia e non penso di essere adeguato alla sua strada musicale. E' bene essere consapevoli di queste cose, se no un duetto si trasforma in puro e semplice karaoke.
Hai legato molto anche con Chiara Galiazzo, altra vincitrice di "X Factor". Com'è nata questa amicizia?
Chiara è il mio "Cicerone" milanese. Mi sono trasferito a Milano ma non conoscevo nessuno. Un giorno abbiamo pranzato insieme e mi ha subito colpito perché è una ragazza bella e sincera.
Ti piace vivere a Milano?
Non è la mia città, credo che debba ancora avere una sua identità ma offre talmente tanto... Specialmente dal punto di vista musicale. Perciò devo rimanere qui, dove appunto si fa musica. Poi in futuro non escludo nulla magari anche di andare fuori dall'Italia.
"A passi piccoli" racchiude un messaggio di speranza. Pensi che ce ne sia ancora tra i tuoi coetanei divisi tra disoccupazione e sfiducia per il futuro?
Io ho avuto una grande opportunità e cercherò di sfruttarla al meglio e sono anche consapevole quanto questo mondo discografico sia labile. Detto questo, il brano 'A passi piccoli' si rivolge anche a tanti ragazzi, è un invito a costruire qualcosa in una situazione di disagio. Daniele Magro, autore della canzone, è partito da un interrogativo 'perché soffro di attacchi di panico?'. Poi capisci che per uscire da situazioni private del genere, ma anche sociali aggiungo, ci vuole solo un po' più di leggerezza. Il modo giusto di vivere le cose è quello di farlo in maniera rilassata, pure vivendo un momento melodrammatico. Perché la vita è anche questa.
Lo scorso anno non ci sei andato, ma il prossimo anno ti vedremo a Sanremo?
Perché no? Magari con un brano come 'Prima di dormire' scritto da me. E' un palco importante, forse il più importante che abbiamo in Italia. Andandoci non ho proprio nulla da rischiare o perdere ma devo avere il brano giusto, lo devo per il rispetto che ho per la manifestazione e per me stesso.