politica

Svolte, il corsivo del Riformista

Alcune considerazioni sull'Iraq

Svolte. Gli storici di domani che vorranno ricostruire l’ultima settimana di febbrili trattative sulla svolta irachena non potranno trascurare le prime pagine dell’Unità.
Martedì: “Governo Iraq, nessuno riesce a nominare nessuno” (catenaccio: “La prima data della svolta è già saltata”) Mercoledì: “Iraq, un piccolo governo e 36 morti” (catenaccio: “Si insedia il governo che piace a Bush e Berlusconi”). Giovedì: “Ora Bush dice: capisco la resistenza in Iraq” (catenaccio: “Grande confusione sul nuovo governo”). Venerdì: “A Roma arriva il presidente Bush, a Washington se ne va il capo della Cia”.
Sabato: “Bush sgridato dal Papa”. Dunque, fino a sabato, la svolta è saltata, il nuovo governo è un fantoccio, in Iraq è un gran casino e Bush prende schiaffi da tutte le parti. Ma domenica , d’improvviso, la svolta mistica: “Bush si converte all’Europa, l’Europa isola Berlusconi”.  E lunedì il trionfo: “Vince l’Europa che si è opposta alla guerra”. Questo sì che è materialismo storico