INCHIESTA EXPO

Expo, pm: rinvio a giudizio immediato L'a.d. Sala: "Io sono incorruttibile"

Le "gare pilotate" confermate dall'imprenditore Enrico Maltauro, l'ex manager Expo Angelo Paris e l'ex Udc-Ncd Sergio Cattozzo

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Dopo le confessioni sulle "gare pilotate" durante gli interrogatori, la Procura di Milano sta ipotizzando di chiedere il giudizio immediato per l'ex Dc Gianstefano Frigerio, per l'ex funzionario Pci Primo Greganti, per l'ex senatore Pdl Luigi Grillo, per l'ex Udc-Ncd Sergio Cattozzo, per l'ex manager Expo Angelo Paris e per l'imprenditore Enrico Maltauro. Sono stati tutti arrestati nell'inchiesta sulla "Cupola degli appalti".

Da quanto è trapelato per i sei arrestati si sta prospettando la richiesta di processo con rito immediato in relazione alle contestazioni per cui da un mese sono in carcere e che riguardano gli appalti Expo, Sogin e Città della salute. L'istanza è al vaglio dei pm Claudio Gittardi e Antonio d'Alessio ai quali Maltauro, Paris e Cattozzo, con i loro interrogatori hanno confermato il quadro accusatorio e il "sistema" di illegalità ricostruito dalle indagini.

I pm devono solo avere qualche chiarimento e approfondire alcuni aspetti di contorno in relazione alle gare "pilotate" in cambio denaro versato o promesso come per il polo sanitario ancora da costruire a Sesto San Giovanni e su cui Maltauro, per esempio, ha confermato ampiamente: ha raccontato a inquirenti e investigatori che l'accordo era il versamento di una mazzetta del valore dell'1 per cento dell'appalto in caso di aggiudicazione.

E proprio per completare il mosaico e chiudere con i riscontri i pm la prossima settimana interrogheranno ancora Cattozzo e stanno anche valutando di convocare alcuni imprenditori indagati. Dopo di che, al termine delle loro ulteriori verifiche e salvo imprevisti, i pm (hanno tempo 180 giorni dagli arresti) dovrebbero depositare la richiesta di processo con rito immediato.

Sala: "Renzi mi ha detto di andare avanti" - "Renzi mi ha rinnovato la fiducia e la determinazione ad andare avanti". Lo ha detto l'a.d. di Expo, Giuseppe Sala, intervistato da Lucia Annunciata. "Vedo assolutamente di buon occhio che a Cantone vengano dati poteri veri", ha poi aggiunto.

"Io sono incorruttibile"- "Chiunque mi conosce sa senza timore di smentita che sono incorruttibile. Per questo non mi si sono mai avvicinati e mai mi avvicineranno", ha poi aggiunto Sala sullo scandalo giudiziario. "Una cupoletta di pensionati della Prima Repubblica ha circuito l'anello debole della catena", l'ex direttore generale di Expo Angelo Paris.

"Expo non è il Mose, niente giochi al massacro" - "Accostare" la vicenda giudiziaria che si è abbattuta sull'Expo allo scandalo che sta travolgendo il Mose, dove è emerso il pagamento di "miliardi di tangenti", significa giocare "al massacro" nel momento in cui occorre "andare avanti", ha detto Sala. "Quello che è emerso ad oggi, perché il lavoro della magistratura non è terminato, e che c'è il possibile condizionamento su un paio di gare, una che vale 80 milioni e una 40 milioni. Questa è la dimensione" ha sottolineato.