Rivoluzione è una parola (purtroppo?) passata di moda, non se ne fanno più e poco se ne teorizza, di rivoluzioni, almeno dalle nostre parti. Essenzialmente perché non si comincia da se stessi. Guardandosi dentro prima e immaginando un altro modello di vita per poi realizzarlo, se si vuole. Se no è sufficiente fissarlo nella propria mente, capirlo, accarezzarlo, tenerlo presente nelle azioni che faremo in seguito. Un immaginario uomo al culmine dell'esistenza, Luca, ha compiuto la sua piccola grande rivoluzione, nel giro di una sola giornata, del tutto particolare: e tutto è finito su libro, "La Rivoluzione di Giuseppe".
Scritto da un Luca molto meno immaginario, Luca Serafini, giornalista sportivo di Mediaset che da molti anni esce dalle tribune stampa e dai cancelli degli stadi per raccontare, sempre con ispirazione e sensibilità, storie di vita vera o immaginata dettate da ciò che gli procura emozioni. Stavolta, è partito da se stesso: "Sì, posso essere io il protagonista, è un romanzo in qualche maniera autobiografico - spiega l'autore - La giornata che racconto è una giornata che di base ho vissuto, incentrata su un battesimo sulle colline marchigiane nel quale sono il padrino del bimbo di una coppia di amici. Un evento che si trasforma in una lunga interrogazione sulla propria vita che comincia sul come sarebbe stata diversa essendo padri, per finire a temi più ampi sulla fede, sulla spiritualità".
Percorso mentale che Luca non compie da solo, ma confrontandosi a un prete assai terreno, che mangia, beve, suggerisce riflessioni, indirettamente apre una via. Il tutto in un clima di vivace e varia umanità, tra amori passati e nuovi di Luca, invitati frizzanti come altri soggetti evocati e finiti chissà dove: "Ho cercato volutamente un forte contrasto tra le cose ilari e quelle più pesanti, Luca e Don Savino sono circondati da cose divertenti, storie molto più leggere di amicizia, amore, sessualità, che alleggeriscono certamente la lettura.
E anche i protagonisti di queste storie, le loro caratteristiche, le loro battute sono figli di personaggi reali: quello che certamente è reale rispetto al vero battesimo sono i sentimenti vissuti quel giorno". Saranno la scrittura, l'alternanza tra gag da commedia e dialoghi intensi, il ritmo del racconto, il rapporto che lega Serafini a Diego Abatantuono, sodale artistico e non solo, che la storia della Rivoluzione di Giuseppe sembra già pronta per il cinema: "Non costerebbe nulla, effettivamente - ammette Serafini - bastano una chiesa e un giardino, molto è basato su dialoghi e battute raccolte in anni di appunti. Si vedrà, mi piacerebbe".
In questa Rivoluzione, due rivelazioni: il vero battesimo al quale si è ispirato l'autore è quello del figlio di un notissimo ex giocatore del Milan; la zona nel quale si è svolto spiegherà tutto. Chi sia il Giuseppe rivoluzionario, invece, è da scoprire: ed è molto, molto più conosciuto.
Luca Serafini
LA RIVOLUZIONE DI GIUSEPPE
Viator Edizioni
Collana Storie di Vita
Pagg. 158, euro 14
Disponibile anche in e-book